Un marchio di fabbrica, il gesto di un campione. In tutto il mondo è conosciuto come rigore “alla Panenka” ma in Italia grazie a Francesco Totti è chiamato più semplicemente “er cucchiaio”. Antolin Panenka centrocampista cecoslovacco si inventò questo colpo nella lontanissima finale dell’Europeo 1976 battendo un attonito Sepp Maier, portiere della Germania Ovest. Il “rigore alla Panenka” è però diventato il marchio di fabbrica di Francesco Totti che nel corso degli anni ha collezionato ben quindici reti scavalcando il portiere avversario. Quindici reti con la maglia della Roma più una con la Nazionale, agli Europei del 2000, il rigore che legò Totti al suo colpo migliore. “A Gì, mo je faccio er cucchiaio” furono le famose parole di Totti a Gigi Di Biagio mentre il capitano della Roma si recava verso il dischetto del rigore, uno stadio con 80.000 olandesi rimase a bocca aperta per il colpo da maestro con cui Totti superò Van Der Sar.
ULTIMO PALLONETTO: NEL 2007 O NWL 2010? – Francesco Totti a Udine ha risfoderato la sua arma migliore quattro anni dopo l’ultimo cucchiaio, in un Roma-Sampdoria del 2007, in quell’occasione fu Castellazzi a doversi inchinare al colpo del campione. Anche se c’è un po’ di confusione in merito all’ultimo pallonetto di Totti: l’ultimo fu quello nella stagione 2009/2010 a Parma contro gli emiliani, in cui il numero 10 non ha fatto il classico “cucchiaio” ma un più “modesto pallonetto”.
I PRIMI CUCCHIAI – Al di là di questo, la storia che lega Totti a questo colpo inizia molti anni prima. L’8 gennaio 1995 in Roma- Bari, il giovane Totti riuscì a superare in pallonetto il portiere Alberto Fontana in disperata uscita, gol e festa sotto la Sud. Da ricordare anche quello di sinistro a un giovanissimo Gigi Buffon in un Roma-Parma del 1998 e quello da fuori area di esterno contro il Milan. I cucchiai che però sono rimasti negli occhi dei tifosi giallorossi sono quelli che contano e che sono entrati nella storia dei gol più belli di tutta la Serie A. 26 ottobre 2005, la Roma va a San Siro contro l’Inter, a metà primo tempo il capitano giallorosso vince un contrasto con Veron e si invola verso la porta, la difesa nerazzura arretra e dal limite Totti si inventa il suo gol capolavoro superando Julio Cesar. Quella partita fu poi vinta dalla Roma ma sarà ricordata per un gol pazzesco del capitano giallorosso. Nel mezzo un rigore contro il Bologna nella stagione 1999/2000 e i due gol nella stagione 2003/04 in casa contro il Brescia e quello splendido ad Empoli.
IL CUCCHIAIO DI “6 UNICA” – Il cucchiaio che però ha fatto più impazzire di gioia i tifosi giallorossi è quello del 10 marzo del 2002. Quel derby è rimasto nella storia: poker di Vincenzo Montella e la ciliegina di Totti che supera un immobile Peruzzi con un colpo perfetto da fuori area che bacia la traversa ed entra in rete. 5-1 e dedica alla futura moglie Ilary con la maglia “6 unica”. Unico proprio come Francesco Totti.