IL MESSAGGERO (S. CARINA) – Il sorpasso al fotofinish subito per Malcom, brucia ancora. Per ora la contromossa della Roma – al netto di una virata sul mediano-regista, subordinata però alla partenza di Gonalons: N’Zonzi è l’obiettivo – vede un altro brasiliano nel mirino di Monchi. Si tratta di Neres. Classe 97, ex San Paolo, attaccante mancino che gioca sul versante destro, ama rientrare verso il centro per cercare la conclusione: l’identikit perfetto per Di Francesco. Non altissimo (175 centimetri), come Kluivert, fa della velocità (pesa 66 chili) il suo punto di forza. Quattordici gol e undici assist nella sua esperienza all’Ajax giustificano i 12 milioni spesi per il suo cartellino dai lancieri, spesa record per una squadra dell’Eredivisie relativa a un giocatore militante in un campionato straniero. Ha il contratto in scadenza nel 2021 e la prima richiesta avanzata dal club di Amsterdam, quando la Roma martedì ha chiesto informazioni, è stata di 50 milioni. Ma la volontà dell’Ajax di trattenerlo, si scontra con quella del ragazzo e del suo entourage che, allettati dalla prospettiva di giocare in Italia (e guadagnare almeno il doppio di quanto non fa ora) stanno provando a capire i margini di trattativa. Ieri la prima, seppur minima, apertura: ogni discorso, è stato detto all’agente, è rinviato a mercoledì prossimo (1 agosto), dopo il ritorno del match di qualificazione alla prossima Champions che vedrà l’Ajax impegnato contro lo Sturm Graz (all’andata successo degli olandesi per 2-0). Monchi ci prova, consapevole della strada in salita: 1) Dopo l’affaire-Malcom, chiunque sa che la Roma è alla ricerca di un attaccante è che è disposta a mettere sul piatto una somma tra i 35 e i 40 milioni 2) L’Ajax vorrebbe tenere Neres un’altra stagione, iper-valutarlo con la partecipazione in Champions, e poi venderlo la prossima estate. Per questo motivo non vanno tralasciate altre piste. Suso è un profilo diverso ritenuto comunque interessante, legato a doppio filo al rinnovo di Florenzi, sempre più vicino.
BINARI PARALLELI – Tornando a Malcom, singolare la prospettiva che si dà alla vicenda, a seconda di chi viene interpellato. Monchi, due giorni fa, intervenendo a Roma Tv, ha focalizzato l’attenzione esclusivamente sull’atteggiamento del Bordeaux e del suo presidente, rei di un voltafaccia ad accordo concluso e annunciato via social. Il presidente Pallotta, invece, intervistato ieri da Sirius Xm, se l’è presa soltanto con il Barcellona: «Sono intervenuti in modo poco etico. La mattina Monchi era in videoconferenza con l’agente, l’accordo era fatto, avevamo anche concordato una clausola rescissoria di 120 milioni. Abbiamo le prove legali, sembra che il Bordeaux sarà chiamato a testimoniare. Il Barcellona s’è scusato ma non accetto le loro scuse. A meno che non decidano di darci Messi». La sostanza, al netto della battuta finale del presidente, comunque non cambia. Il club giallorosso farà istanza alla Fifa perché si pronunci sulla vicenda.