Virtus Roma, ancora una volata amara: sconfitta (82-83) con Trapani

Virtus Roma, ancora una volata amara: sconfitta (82-83) con Trapani

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Acea Virtus Roma-Lighthouse Conad Trapani 82-83 (26-21, 42-47, 65-66)

Acea Virtus Roma: Olasewere 19, Meini 14, Maresca 5, Leonzio 5, Callahan 10, Flamini, Benetti 2, Voskuil 25, Casagrande ne, Bonfiglio 2. All. Caja

Lighthouse Conad Trapani: Mays 24, Renzi 18, Gloria ne, Okoye 5, Chessa 4, Molteni, Ganeto 14, Costadura ne, Viglianisi 8, Filloy 10. All. Ducarello

Costano ancora cari i dettagli alla Virtus Roma. Al termine di una gara che ha mostrato tutti i pregi ma, purtroppo, anche tutti i difetti della squadra di Caja, l’Acea (che ieri ha presentato il nuovo sponsor UniCusano) da definitivamente addio al sogno playoff, dovendosi guardare anche le spalle a causa di una classifica molto pericolosa e corta. Voskuil (25 punti, 4 rimbalzi, 1 recupero e 2 assist) ha provato a trascinare i suoi alla rimonta, spentasi però sulla stoppata subita da Meini (14 punti) sulla tripla finale. Proprio il play romano, che ha offerto una buona prova offensiva, ha sofferto tremendamente il folletto Mays (24 punti di cui 20 nel solo primo tempo), che Roma è però riuscita a limitare nel secondo tempo. Olasewere (19 punti, 7 rimbalzi e 2 stoppate) ha giocato molto sui palloni sporchi, rovistando nella spazzatura della gara, così come Callahan (10 punti e 5 rimbalzi), incapace però di realizzare nei momenti caldissimi dell’incontro. Continua il momento negativo di Maresca (5 punti e 3 palloni persi), tanto bravo nella fase più delicata della stagione romana, quanto poco in forma da un mese a questa parte. Tranne qualche buona fiammata di Leonzio (5 punti), è sempre la panchina il grande problema in casa Acea, incapace di dare riposo e minuti di qualità quando deve necessariamente essere chiamata in causa. Trapani ruota solo sette uomini, ma ha sempre qualcosa in più della Virtus, messa in difficoltà a turno da Ganeto (14 punti e 6 rimbalzi), Renzi (18+6) e Filloy (10+7). Una delle chiavi della vittoria ospite sta nel controllo dei tabelloni (26-35 il conto totale dei rimbalzi), oltre che nella maggiore precisione da dietro l’arco (33% Roma, 48% Trapani). Nelle tre gare che restano da qui alla fine della stagione la Virtus dovrà vincere almeno una partita per portare a casa con matematica certezza la salvezza, altrimenti ci sarà da guardarsi le spalle con qualche preoccupazione di troppo, viste soprattutto le numerose partite che, con qualche attenzione in più, avrebbero preso la direzione della Capitale.

Virtus Roma-Alan Voskuil

La partita. Inizio all’insegna dell’equilibrio, con gli ospiti però sempre avanti (7-11 al 4′). Vantaggi che si alternano, con Mays scatenato che non basta ai suoi, che vanno sotto di 5 (26-21) alla prima pausa. Nel secondo quarto però Roma difende male, ha degli incredibili passaggi a vuoto dei quali i siciliani approfittano a piene mani. Sempre con Mays al comando, Trapani va avanti (34-37) al 16′. Con i due liberi di Renzi (41-47) toccano il massimo vantaggio, prima che l’1/2 di Meini dalla lunetta mandi tutti all’intervallo lungo sul 42-47.

Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti allungano ancora, portandosi sul +8 (46-54) al 25′. Olasewere e Meini suonano la carica e piazzano un parziale si 9-1 che al 27′ vale la parità (55-55). Voskuil realizza la tripla del 64-61, ma si scatena Ganeto che cattura un paio di rimbalzi in attacco e rimanda i suoi avanti (65-66) all’ultima pausa. Il quarto periodo è un vortice di emozioni. All’assenza di apporto offensivo di Mays Trapani sopperisce con intelligenza, difendendo alla grande e sfruttando ogni possibilità, cosa che consente ai ragazzi di Ducarello di toccare il +9 (70-79) al 35′. Da qui però la gara cambia volto. Voskuil segna da tre, Roma difende alla grande e, grazie ad un fallo antisportivo fischiato a Chessa (il secondo della partita che gli costa l’espulsione), ha addirittura la possibilità di andare in vantaggio. Voskuil fa 2/2 dalla lunetta (80-81), ma sul possesso seguente Meini commette un ingenuo antisportivo che una terna arbitrale assolutamente inadeguata non esita a sanzionare. Chessa è preciso per l’80-83, altrettanto Voskuil per l’82-83. Mays fa 0/2 ma, a 3″ dalla fine, Meini si fa stoppare la tripla che poteva valere una vittoria scaccia pensieri.

Questo il commento di coach Attilio Caja in sala stampa: “Siamo a commentare un’altra partita persa di un punto, però nonostante la sconfitta reputo questa partita un’altra tappa importante del nostro campionato. Per questo faccio i complimenti ai miei giocatori per ciò che hanno fatto e per come si sono battuti. All’andata abbiamo perso di 22 punti, oggi di uno, questo vuol dire che in questi quattro mesi abbiamo fatto dei passi avanti reali. Sono rammaricato per i ragazzi perché è la sesta o settima volta che perdiamo di un soffio e avrebbero meritato la vittoria, non è un’annata fortunata ma questo non toglie la buona partita che abbiamo fatto, mettendo in campo una grande difesa e giocando di squadra. Tutti conoscevamo il valore di giocatori come Renzi e Filloy, oggi però abbiamo visto un Olasewere che è cresciuto lavorando giorno dopo giorno piuttosto che un Leonzio che nei 22 minuti in cui è stato in campo ha fatto bene, nello sport bisogna guardare ai miglioramenti compiuti e i miei ragazzi sono migliorati, l’unico rammarico è per il risultato perché avrebbero meritato questa vittoria”.

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