Quante idee per il centrocampo…E se Pjanic facesse il vice Totti ?

Quante idee per il centrocampo…E se Pjanic facesse il vice Totti ?

SHARE

Le prime uscite della Roma di Zeman hanno offerto diversi spunti di riflessione, in particolare per quanto concerne l’adattabilità di certi calciatori agli schemi del tecnico boemo, una peculiarità che va al di là dello spessore tecnico di alcuni giocatori che appare certamente indiscutibile. Per quanto concerne il centrocampo la prima partita con il Catania ha evidenziato qualche difficoltà di compatibilità fra Francesco Totti –  attaccante atipico nel tridente Zemaniano ma in virtù della sue qualità tecniche e per giunta anche fisiche( Francesco è davvero tirato a lucido come nei tempi migliori)ha licenza di spaziare a tutto campo svolgendo un lavoro lievemente differente rispetto a quel gioco fatto di tagli e profondità ma che comunque si sta dimostrando efficace e foriero di buone prospettive per il futuro – e  Miralem Pjanic  un calciatore fantastico dal punto di vista squisitamente tecnico, che però nel ruolo di mezz’ala sembra non rispondere a quelle esigenze di inserimento e corsa a tutto campo tanto care a Zdenek Zeman e molto efficaci nella sua manovra come dimostra la gara di San Siro nella quale due reti su tre sono state messe a segno proprio dai centrocampisti incursori, Florenzi e Marquinho che se difettano rispetto al bosniaco per quanto riguarda la bontà del piede per così dire, guadagnano un infinità di punti per ciò che concerne la facilità di corsa e l’abilità nella copertura fornendo maggior solidità al centrocampo e rendendo poi imprevedibile la manovra attraverso i pericolosi inserimenti che possono divenire letali alla luce del fatto che a servir loro palla vi sono calciatori dello spessore di Totti e Osvaldo, ma anche Tachtsidis che ha dimostrato di potersi adattare perfettamente al ruolo di “volante” davanti alla difesa disponendo dell’attitudine alla verticalizzazione per la quale sembra in grado di potersi ritagliare il posto in pianta stabile da titolare. Premettendo che è ancora molto molto(molto) presto per tirare le somme, dal momento che sono state disputate soltanto due partite di campionato, quanto visto fin ora può però fornire una chiara indicazione a tutti, addetti ai lavori e non,ma soprattutto a Zeman sulla disposizione migliore del suo centrocampo. Il boemo apprezza molto Miralem Pjanic anche se il trequartista è uno di quelli che preferisce avere palla sui piedi, dotato di  buono spunto ma non rispondente al profilo del centrocampista incursore che invece calza a pennello per Florenzi e Marquinho, destinati certamente a giocare molto più di quanto preventivato,con buona pace degli esteti del calcio per i quali Pjanic non si discute. Allora non potendo rinunciare ad un calciatore di questo tipo, l’idea che nasce (potrebbe sembrare una bestemmia, ma lo era anche ipotizzare un Tachtsidis nel ruolo di De Rossi, solo pochi giorni prima della sfida con l’inter che invece ha evidenziato le qualità del playmaker greco) è quella di utilizzare il bosniaco sull’out di sinistra come vice Totti, posizione che potrebbe esaltarne al meglio le doti tecniche nello stretto,e facilitarne la conclusione a rete, anche in considerazione del fatto che non sembra fattibile rinunciare ora come ora a gente come De Rossi e Florenzi(anche Marquinho ha dimostrato di poter interpretare bene il ruolo), ma anche allo stesso Tachtsidis che nella posizione di regista arrtetrato davanti alla difesa si fa preferire a De Rossi(che lo surclassa su ogni altro aspetto) per visione di gioco e qualità di lancio in verticale, consentendo fra l’altro al centrocampista di Ostia di andare a ricoprire il ruolo di mezz’ala che interpreta alla grande con la Nazionale, giungendo più spesso in prossimità della porta avversaria. Per di più il fatto anagrafico lascia presupporre che il Capitano giallorosso non possa garantire un numero elevato di partite per una questione di usura e di dispendio energetico(per questo basta consultare le statistiche con le presenze del capitano nelle ultime stagiono per capire che è costretto a rinunciare almeno a dieci o dodici partite l’anno),e se a questo aggungiamo la partenza di Bojan che non è stato rimpiazzato adeguatamente,Pjanic potrebbe assurgere a risorsa preziosa per far rifiatare Totti sostituendolo magari anche a partita in corso.Se per cio che riguarda difesa e attacco le gerarchie sono presto dette, per quel che compete al centrocampo l’impressione è che assisteremo a vari esperimenti con la consapevolezza che sarà il reparto che più di tutti gli altri cambierà pelle di partita in partita, potendo abbondare di scelte assai diverse tra loro per caratteristiche ma che possono essere gestite a seconda dei momenti della gara per garantire alla squadra un equilibrio talvolta maggiore e talvolta minore concorrendo a determinare le sorti della squadra giallorossa. Quel che è certo è che Zeman non è nuovo a soluzioni che se in principio possono destare preplessità,sovente finiscono per dimostrarsi scelte vincenti e chi meglio di lui è in grado di scrutare a fondo quei fattori che possono incidere nel suo 4-3-3 vero dogma di fede del boemo ma anche degli amanti del gioco del calcio che Domenica sera in quel di San Siro hanno visto una sola squadra dominare alla “Scala del Calcio”, quella squadra orfana della linea mediana “titolare” De Rossi, Pjanic e Bradley.

NO COMMENTS

Comments are closed.