Domenica prossima la Roma è attesa dall’insidiosa trasferta in terra sarda, troppo spesso palcoscenico di pesanti sconfitte per la squadra capitolina. Più che la cabala però, a tener banco in queste ore è una singolare polemica riguardante l’impianto in cui disputare l’incontro : con il Sant’ Elia definito inagibile, già dall’anno scorso, le gare casalinghe del Cagliari erano state dirottate in quel di Trieste, non proprio vicino alla Sardegna tanto per usare un eufemismo. Una volta sfumato l’ambizioso progetto atto a munire il Cagliari calcio di un impianto ultramoderno che avrebbe occupato l’area di Santa Caterina, a poche centinaia di metri dall’aeroporto, a causa dei problemi sollevati dalla società che gestisce lo scalo cagliaritano, il presidente Cellino, non senza strenue polemiche e relative querelle legali, si è visto costretto a rivedere le sue ambizioni, ridimensionarle notevolmente, intervenendo nel miglioramento dello stadio Is Arenas di Quartu, che dovrebbe essere, almeno nel futuro prossimo, la nuova “casa” dei rossoblù, i quali anche attraverso una nota ufficiale si sono detti non disposti a giocare ancora a Trieste le partite casalinghe. Come se non bastasse già questo, ad arroventare il clima nella terra dei quattro mori ci pensa il sindacato di polizia che per voce di Massimo Zucconi Martelli ha espresso “ fortissime perplessità e preoccupazioni per la situazione dello stadio ubicato in pieno centro urbano a Quartu e che non ha, a tutt’oggi, le piu’ elementari norme di sicurezza previste dalle normative in materia” mettendo in tal modo a rischio l’incolumità delle forze dell’ordine. L’ipotesi di vedere l’incontro tra Cagliari e Roma in uno stadio che non solo manca dei requisiti necessari ma addirittura viene definito come un cantiere aperto ha fatto si che insorgesse la Siap provinciale di Cagliari, che si è detta pronta a costituirsi parte civile in tribunale nel caso in cui le partite interne del Cagliari calcio continuino ad essere disputate nello stadio Is Arenas di Quartu, e qualora nel detto contesto dovesse rimanere ferito qualche poliziotto del servizio d’ordine. Queste schermaglie dialettiche dovrebbero far si che la gara venga disputata a porte chiuse anche se Il Cagliari ovviamente preme affinchè vengano venduti i tagliandi valevoli per il match generando un massimo disappunto nelle forze dell’ordine. Che dire: è guerra aperta tra Cellino e le istituzioni.