Scontro inedito, il secondo dopo quello con Montella, per Zdenek Zeman: è la prima volta, difatti, in cui i due allenatori si troveranno uno di fronte all’altro. Questa volta il Boemo si troverà contro Eugenio Corini, arrivato a gestire la guida tecnica di quella squadra che più gli ha dato nella sua carriera da calciatore, rilanciandola in campionato e riuscendo anche ad esprimere un buon gioco fino a questo punto. Il suo Chievo, infatti, ha perso solo una partita delle ultime cinque e proprio insieme alla Roma, una delle squadre più in forma al momento.
Una cosa che accomuna Corini e Zeman, però c’è, ed è il modulo, quel 4-3-3 tanto amato dal boemo, anche se viene interpretato diversamente dal “Genio”, come era soprannominato quando giocava. Corini prende spunto dalle idee di Zeman, ridisegnando il suo schema a misura dei suoi ragazzi: difesa alta, come insegnatogli dal suo mentore Del Neri, accompagnata da terzini di spinta e coperta da due mediani di corsa, che sono ai fianchi del regista che imposta il gioco. Per la prima volta la Roma giocherà contro una formazione messa in campo con lo stesso modulo: chissà che il ritmo a centrocampo non sia la chiave per vincere l’incontro. Davanti due punte di movimento, appoggiate da un trequartista atipico, che finora è stato Luciano, ma domani sarà Hetemaj, vista l’assenza del numero 10 gialloblù. Coppia d’attacco Thereau-Paloschi, con quest’ultimo che pare aver ritrovato il feeling con il gol.
