Franco Baldini lasciando il palazzo della Federcalcio ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti:“Sono ancora riuniti in camera di consiglio e decideranno sul loro punto di vista se ne avranno uno e se la Corte di Giustizia Federale si dichiarerà competente nel giudicare. La Lega ha avanzato il dubbio se sia competente e quindi ha chiesto a loro di non pronunciarsi”.
Un dibattimento lungo?
“Si, perchè ognuno di noi pensa di essere nel giusto come giusto che sia altrimenti non intraprendi certe iniziative. Se lo abbiamo fatto è perchè volevamo tutelare un diritto di giocare in casa come da calendario e un dovere per i tifosi di poterla vedere in casa mentre a Firenze, per la tessera del tifoso, non potranno andare in tanti”.
Come si può portare avanti il concetto di concomitanza se ci sono otto giorni tra un evento e l’altro?
“E’ esattamente la stessa domanda che abbiamo posto quindi la risposta la ascolteremo”.
E’ un problema interpretativo quindi?
“Non contestiamo minimamente un regolamento o l’arbitrarietà della Lega nel predisporre i calendari non è quello il concetto. Il concetto è che questo stesso regolamento è stato interpretato favorendo un diritto secondario rispetto a uno primario che era quello che garantiva alla società che si era meglio classificata di giocare i quarti di finale in casa”.
Dopo il problema con il Cagliari adesso c’è questo relativo alla coppa Italia, si può dire che la Roma sta inaugurando un nuovo corso in cui si fa un pò più sentire?
“La Roma si è sempre fatta sentire nei modi nei tempi e nelle sedi opportune magari non facendo piazzate come magari hanno fatto altri che magari pensano che così possono avere più ragione. Tutte le volte che la Roma dovrà tutelare un proprio diritto questo sarà difeso in tutti i modi leciti, nelle sedi opportune”.
Se verrà confermata la sede di Firenze come la prenderete?
“Giocheremo a Firenze, con la consapevolezza che uscendo da qua un piccolo contributo a far far si che un caso del genere non venga più ripetuto l’avremmo portato. Evidentemente confidi che quello sia il parere vincolante senza alcun diritto di replica”.
Come avete preso la posizione netta del presidente della lega Beretta?
“E’ una posizione legittima da parte sua perchè lui ritiene di aver applicato i regolamenti, quindi lui crede e noi crediamo di no invece. Se la corte di giustizia federale si dchiarerà competente nel giudicare ci darà anche la sua versione”.
C’è il dubbio che non sia competente?
“La Lega lo ha avanzato e ha chiesto a loro di non pronunciarsi”.
Si aspettava un atteggiamento diverso da parte della Fiorentina?
“Gli è stato recapitato un diritto dall’interpretazione del regolamento e una volta che gli è stato recapitato loro fanno bene a difenderlo per quanto credo che anche loro non siano estremamente convinti”.
Se la Roma fosse d’accordo con la prossima candidatura di Beretta magari il suo pensiero sarebbe diverso?
“Io non posso fare un processo alle intenzione, ho un diritto che secondo me ci deriva dalla migliore classifica rispetto alla Fiorentina e questo diritto non ci viene riconosciuto in ragione di un inversione di campo di una concomitanza che suona male, perché parlare di concomitanza a otto giorni di distanza suona male”.