Alla ricerca della punta incantata. Totti e gli interni non bastano: la...

Alla ricerca della punta incantata. Totti e gli interni non bastano: la Roma sBalza e va a -10

SHARE

Roma Vs AtalantaUN PAREGGIO AMARO – Il cammino interista in trasferta non è roseo, affatto: 4 le sconfitte di fila fuori casa, con la rete che mancava da 180 minuti. Pareggio che sa di amaro per la Roma, contro quest’Inter rimaneggiata. Il segno X, in casa giallorossa, mancava dal 26 Settembre, ancora un 1-1, ma contro la Sampdoria, la partita dell’harakiri di Stekelenburg, almeno secondo a quanto raccontarono i media. La Roma si allontana pericolosamente dai sogni di gloria europei, restando a 10 punti dalla zona Champions: ora l’imperativo, per evitare spiacevoli sorprese, è arrivare in finale di Coppa Italia, da conquistare sempre contro l’Inter, ma con due possibilità da non sciupare.

Ma torniamo al posticipo di questa sera.

LA PARTITA: meno male che la moviola non serve – La squadra di casa parte a razzo, Osvaldo pare caricato a pallettoni e segna dopo pochi minuti, ma è in fuorigioco, e non sarà il primo, anzi. La Roma pare poter fare il bello e il cattivo tempo, De Rossi dopo la grande prestazione di Firenze è galvanizzato e si vede, fa filtro e copre in fase difensiva, Florenzi corre come un forsennato, Totti pare quello degli Europei 2004, in forma strepitosa. Partita sbloccata al 22′ con il primo episodio sospetto: Ranocchia entra in maniera che dire scomposta è un eufemismo, ma dopo duemila replay si capisce che parliamo di un penalty molto ma molto difficile da giudicare. Proprio per l’intervento scoordinato concederebbero 9 arbitri su 10, incluso Javier Zanetti, che nel post-partita ha ammesso che dal campo sembrava rigore, dimostrando di essere uno dei pochi signori rimasti in questo calcio. Dopo il rigore sale in cattedra l’Inter, o meglio, Livaja e Guarin spaccano in due la partita: il giovane croato prende un palo clamoroso, il colombiano fa salire la sua squadra, involandosi proprio al 45′ sull’out di destra e servendo l’assist per il pareggio di Palacio. Eccoci quindi giunti al secondo episodio: Guarin la tocca con il braccio o no? Anche qui, dopo diversi replay, pare che la risposta sia di si. E ancora si domandano se in un futuro prossimo possa servire la moviola in campo.
BALZA SBALZA – Seconda frazione che si apre nel segno della battaglia: la Roma e l’Inter si affrontano a colpi di contropiede, ma è l’imprecisione a farla da padrone. De Rossi esce dal campo per infortunio (si sospetta una lesione all’adduttore destro per lui, ndr), entra Tachtsidis che manco ha il tempo di mettere il piede in campo che si becca una bordata di fischi dagli spalti; il greco, però, rallenta il gioco e la manovra ne risente. Piris sale in cattedra con le sue progressioni, ma è l’unico ad andare al tiro, due volte, nonostante non spetti a lui centrare la porta. Intanto passano i minuti, e nulla cambia. Se da una parte Piris pare guadagnare punti in personalità, convinzione e caparbietà, dall’altra parte, o meglio, sull’altra fascia, c’è un Balzaretti in crisi mistica. Il giocatore non rende come qualche tempo fa, come ad Euro 2012.
CRISI D’ATTACCO –  Osvaldo passa la serata in fuorigioco nel vero senso della parola, passeggiando nei pressi dell’area di rigore,  fuori dalla manovra come mai successo finora; Lamela è stato pungolato costantemente dal boemo, ma ha continuato a impuntarsi e ad accentrarsi, facendo imbufalire il suo tecnico. Solo Totti, in avanti, è stato capace di farsi notare ed imporsi, ma è un po’ poco quando su 3 giocatori schierati davanti devi dipendere da un giovincello di 36 anni che impartisce lezioni anche di umiltà a compagni di squadra più giovani ma evidentemente viziati. Destro entra a 10 minuti dal termine per l’unico davanti che si è fatto in tre, Totti, che meritava certamente meno dei suoi compagni di reparto di lasciare il campo, ma forse in debito di ossigeno.

MORALE – Inutile dire stasera che è “corpa de Zeman”. Inutile criticare Destro se sbaglia le occasioni, quando c’è chi finisce 90 minuti in fuorigioco e chi non ascolta l’allenatore insistentemente. E’ necessario ripartire immediatamente dalla prova eccellente degli intermedi e dalla spinta sulla destra di Piris, oltre al solito immenso capitano. Serve una strigliata alle prime donne: in alto i cuori, su gli stendardi e onorate la maglia. Roma vi ama, basta poco per far calare il fuoco, vediamo di riattizzarlo e tenerlo ben ardente.

QUESITO DELLA DOMENICA – 3-4-3 oppure 4-3-3? Rispondete al sondaggio sulla nostra Pagina Facebook

Per stasera, come dicevano i saggi…

mainagioia

 

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.