IL ROMANISTA – E’ saltato alle 21.47 ora italiana l’accordo preliminare con lo sceicco Al Qaddumi. L’affare non è stato concluso alla data di scadenza e non ci sarà nessuna proroga. Lo ha comunicato l’AS Roma attraverso un comunicato ufficiale sul proprio sito. Nella nota della AS Roma SPV LLC, che controlla il 60% della società giallorossa, si legge che il “potenziale partner” del club giallorosso «non ha effettuato l’investimento, non c’è nessun accordo per spostare la deadline fissata per il 14 marzo per la chiusura della transazione e l’accordo preliminare va considerato annullato». L’annuncio direttamente da Boston e per chi si volesse dar da fare con il proprio inglese ecco il testo originale: «AS Roma SPV LLC – Press Release (March 14, 2013) – Further to the press release published on February 24, 2013 by AS Roma SPV LLC, as majority shareholder of NEEP Roma Holding S.p.A., with reference to the preliminary agreement signed with Sheik Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi (the “Prospective Partner”) for his involvement, direct or indirect, with the equity group which owns the controlling stake of NEEP Roma Holding SpA, and the deadline of March 14, 2013 for the Prospective Partner to fund the full purchase price of his investment, AS Roma SPV LLC – also after consultation with Consob – informs that the Prospective Partner has not consummated the investment, there is no agreement in place to extend the deadline for closing the transaction and the preliminary agreement with the Prospective Partner should be considered terminated». Tutto abbastanza chiaro no? «Considered Terminated». E mettiamoci una pietra sopra. Ma nulla cambia nei progetti della Società e la Roma nel comunicato tiene a precisarlo: nè l’intesa con Unicredit che proseguirà per trovare i capitali di cui c’è bisogno, nè l’ambizione per realizzare le grandi aspettative dei tifosi, nè tanto meno il nuovo Stadio. La scadenza dell’accordo era fissata per ieri notte, e non si è voluto attendere un minuto di più. Non ce ne era bisogno. Lo scorso 22 febbraio, grazie all’annuncio dell’arrivo di Al Qaddumi, le azioni della Roma chiusero con un rialzo del 9,7% e un passaggio di mano del 2,1% del capitale. La situazione ormai è abbastanza chiara: Adel Aref al Qaddumi al Shtewi doveva versare i 50 milioni di euro necessari per diventare partner nella Roma. Lo sceicco non l’ha fatto. In America insieme a Pallotta c’erano il Ceo della Roma, Italo Zanzi, con i manager della Raptor Accelerator. Il direttore generale Franco Baldini invece era ripartito per l’Italia. Per tutta la giornata di ieri le voci sull’esito della vicenda si sono rincorse. La più gettonata recitava: “Filtra un certo ottimismo”. Evidentemente il filtro non era dello spessore giusto. Intanto, secondo quanto riportato ieri da “Il Messaggero”, la Procura di Roma continua a muoversi. I magistrati avrebbero delegato il Nucleo valutario della Guardia di finanza a fare i primi accertamenti sul patrimonio di Al Qaddumi e su eventuali compravendite del titolo As Roma che possano portare a eventuali accuse di insider trading