LA REPUBBLICA – M. PINCI – I complimenti di Prandelli gli hanno fatto piacere. Prima di pensare ai mondiali di Brasile 2014, però, Francesco Totti pensa all’oggi: «Ora vivo 90 minuti alla volta». E già dai prossimi, a Palermo dopo la sosta, il capitano romanista potrà sfidare Roberto Baggio per aggiudicarsi un nuovo record. Perché l’ex Divin Codino, con 12 gol nella stagione sportiva dei suoi 36 anni, ha stabilito nel 2002-2003 un traguardo per i “vecchietti” del calcio italiano. Record che però oggi a distanza di dieci anni traballa: perché dopo la rete realizzata contro il Parma, Totti è già arrivato a quota 11 centri, uno meno di Baggio. Staccati Del Piero e Altafini (8) sul podio, anche Signori (6) e Piola (4). Con un altro gol il romanista diventerebbe il miglior 36enne che la serie A ricordi. L’ennesimo check point del secondo miglior marcatore di ogni tempo del campionato (226 sigilli): anche per questo, in Inghilterra è già diventato — per assonanza — “Papa Francesco”, come lo ha ribattezzato il quotidiano Guardian.
Intanto la Roma, che con Andreazzoli marcia a ritmo Champions — 13 punti in 6 gare, a fine stagione di questo passo sarebbero 68 — può tirare un sospiro di sollievo. Perché l’Alta Corte del Coni ha respinto ieri il ricorso del Cagliari contro lo 0-3 a tavolino disposto dopo il rinvio del match lo scorso 23 settembre da parte della prefettura sarda. Il giudizio del Tar della Sardegna favorevole al club di Cellino, sembrava non lasciare possibilità alle speranze romaniste parlando di «connessione tra il provvedimento prefettizio e la sconfitta per 0-3 inflitta dalla giustizia sportiva». Ma di fronte alla giuria ha prevalso la linea della Roma di scissione tra i due ordinamenti. Il Cagliari, furioso, studia soluzioni per tentare di ribaltare il giudizio. Magari rivolgendosi alla giustizia ordinaria (si violerebbe la clausola compromissoria). Per quella sportiva lo 0-3 è definitivo.