IL ROMANISTA – V. META – Il gol che dà inizio alla rimonta contro il Brasile di Neymar, nella notte svizzera che per poco non restituisce lo stesso risultato di 31 anni fa. C’è la firma di Daniele De Rossi sul 2-2 spettacolo nella sfida che di amichevole ha avuto ben poco contro la squadra di Scolari, ed è una firma importante. Un po’ perché l’esterno destro di prima intenzione su azione di calcio d’angolo ricorda la sua prima rete in azzurro, segnata alla Norvegia otto anni e mezzo fa, un po’ perché quattro gol in Nazionale quest’anno non li ha segnati nessuno, nanche Balotelli, e sommati ai tre di Osvaldo e a quello di Destro fanno della Roma la squadra che ha dato più reti all’Italia.
Cambio dell’ultimo minuto per Prandelli, che deve rinunciare a Marchisio e lo sostituisce arretrando Montolivo in mediana e inserendo Giaccherini vertice alto del rombo completato da Pirlo (davanti alla difesa) e De Rossi a destra. In difesa esordio assoluto in Nazionale maggiore per il milanista De Sciglio, il secondo più giovane degli azzurri dopo El Shaarawy, nato giusto una settimana dopo di lui. L’Italia parte benissimo grazie all’apertura di De Rossi che dopo una manciata di secondi pesca Balotelli in area, Julio Cesar non si fa sorprendere, per ripetersi poco dopo su Giaccherini, che era andato via a un David Luiz in serata no. Al 6’ altro gran lancio di De Rossi per Balotelli, sul suo tentativo con il destro Julio Cesar si salva d’istinto. Il copione si ripete al 13’, stavolta però c’è pure un pallone sradicato dai piedi di Hernanes (tanto per non dimenticare che tra diciassette giorni c’è il derby), la difesa si oppone all’ennesimo destro di Balotelli.
Osvaldo raramente riesce a toccare palla e quando ci arriva non ha fortuna, come con il colpo di testa su invito dello stesso Balotelli, palla fuori. Alla mezz’ora si sveglia il Brasile: cross di Filipe Luis dalla sinistra, sul secondo palo sbuca Fred, destro di prima intenzione e 1-0. Prima dell’intervallo c’è tempo per il raddoppio in contropiede, con cinquanta metri di scambio Neymar-Oscar, De Sciglio non riesce a recuperare e il centrocampista del Chelsea può battere Buffon. Si ricomincia con El Shaarawy e Cerci per Osvaldo e Pirlo e un 4-3-3 che rivoluzione l’Italia sul piano dell’incisività. Al 5’ è l’ex Roma a crossare per la testa di Balotelli, palla alta di poco, tre minuti dopo El Shaarawy si libera al tiro da posizione defilata e Julio Cesar si salva in angolo. A batterlo va lo stesso Faraone, palla al centro dell’area dove c’è l’esterno destro di De Rossi che non guarda neanche verso la porta, calcia e basta, palla all’incrocio e quarto gol stagionale in azzurro, come lui nessuno.
Ma non è finita: minuto dodici, Balotelli controlla all’altezza della lunetta, guarda verso la porta (lui) e scarica un destro potente e preciso che Julio Cesar sta a guardare. In campo c’è solo l’Italia, in mediana De Rossi e Montolivo fanno quello che vogliono, Balotelli sfiora la doppietta calciando addosso al portiere, ma l’occasione più grossa capita a Bonucci, che su calcio d’angolo di El Shaarawy stacca più in alto di David Luiz e di un soffio non trova la porta. De Rossi finisce la sua partita con dieci minuti d’anticipo e il ghiaccio sulla coscia sinistra, infortunata in uno scontro con Buffon. Andreazzoli e il Palermo lo aspettano
