Roma (4-3-1-2): All. Andreazzoli 5.5: Si presenta al suo primo derby da allenatore cambiando la formazione. Difesa a quattro e Pjanic schierato dietro le punte. Nel primo tempo faticano tutti: dai tre centrocampisti che sono sempre in inferiorità numerica, ai due terzini, fino a Pjanic che gira a vuoto. Nella ripresa ridisegna la squadra col 4-3-3, riportando Pjanic in regia e Lamela largo a destra.
Stekelenburg 6.5: Nulla può sul tiro di Hernanes, però si fa trovare pronto in altre circostanze, come ad esempio su Candreva e Lulic nel primo tempo. Nella ripresa, complice l’aggressività dei suoi compagni è poco impegnato, ma rimane comunque attento.
Torosidis 6: Riportato nelle difesa a quattro, nel primo tempo fatica molto le incursioni di Lulic e deve arrangiarsi come può per contrastarlo. Nella ripresa si propone di più in fase offensiva, mettendo in mezzo qualche traversone interessante.
Marquinhos 6: Il voto sarebbe stato di mezzo punto più alto se non avesse commesso quell’ingenuità che ha procurato il rigore alla Lazio. E’ comunque il primo errore in una stagione che lo sta confermando come uno dei migliori nel suo ruolo. Per il resto non sbaglia nulla, anticipando i biancocelesti quando venivano serviti in velocità ed chiudendo nelle altre circostanze.
Castan 6: Buona anche la prova di Leandro. Certo sul gol di Hernanes lui e De Rossi lo hanno lasciato calciare senza opporsi, ma per il resto ha retto bene gli attacchi di Klose e compagni. Non ha sentito la differenza di giocare a quattro invece che a tre.
Marquinho 5.5: Schierato come esterno sinistro basso, anche lui come Torosidis nel primo tempo ha sofferto il suo dirimpettaio Candreva e si è visto poco in avanti. Nella ripresa ha spinto di più, portando Biava al secondo giallo da espulsione.
De Rossi 5.5: Può e deve fare di più. Gioca da regista nei tre di centrocampo, ma non brilla. Daniele si impegna, ma come detto prima per Castan, lascia calciare Hernanes senza opporsi più di tanto. Poi chiude sul brasiliano, infortunandosi alla caviglia.
(dal 7’st Destro 6: Rientra in campo dopo circa due mesi di assenza. Ha voglia e si vede, ma deficita ancora dal punto di vista fisico. Gli vengono serviti pochi palloni giocabili, ma quello che controlla spalle alla porta e consente a Lamela di andare in porta è davvero notevole. Bentornato).
Bradley 6.5: Buona partita per Michael. Corre, gioca molti palloni e non sbaglia mai il tempo del passaggio. Se nel primo tempo è costretto ad arginare le sfuriate laziali, nella ripresa crea gioco insieme e Pjanic.
Florenzi 6: Altra prova generosa per Alessandro, che corre per quattro e sulla fascia sinistra impegna Gonzalez. Aiuta spesso Marquinho in difesa. Nella ripresa vede respingersi da Marchetti una conclusione a botta sicura, peccato.
(dal 27’st Dodò 6: Corre su e giù sulla fascia sinistra. Come detto anche nelle altre occasioni, le doti fisiche non gli mancano, il problema è la continuità).
Pjanic 6: Partita dai due volti per Miralem. Nel primo tempo fatica molto nella posizione di trequartista. Non riesce a giocare come al solito e viene chiuso ogni volta che riceve palla. Nella ripresa, torna in cabina di regia e la musica cambia. Si procura il rigore del pareggio e fa girare tutta la squadra.
Lamela 5.5: Anche da Erik ci aspettiamo di più. Nel primo tempo schierato da prima punta si vede poco e niente, meglio nella ripresa che gioca largo sulla destra nel 4-3-3. Salta gli avversari con più facilità. Ha anche l’occasione per portare in vantaggio i suoi con un colpo di testa da angolo, ma fallisce.
Totti 7: Aggiorniamo qualche dato: 227 gol in Serie A, 9 gol al derby che gli consente di raggiungere Da Costa e Delvecchio come cannonieri più prolifici nella stracittadina. Oltre al gol, impegna Marchetti con un paio di punizioni velenose e come sempre corre per tutto il campo. Immenso.
