Il Manchester City ha ufficializzato l’esonero di Roberto Mancini con un comunicato. La posizione del tecnico jesino era in bilico già da diversi mesi, da quando cioé era divenuto quasi certo che non avrebbe bissato la vittoria in Premier League della scorsa stagione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, esaurendo la pazienza della dirigenza del City, è stata la sconfitta per 1-0, di sabato scorso, contro il modesto Wigan nella finale di Coppa d’Inghilterra. Trofeo che Mancini aveva invece vinto nel 2011, oltre al campionato del 2012. Quest’anno il titolo nazionale è andato al Manchester United. Nonostante i buoni risultati conseguiti nei suoi tre anni e mezzo all’Etihad Stadium, e l’incondizionato affetto dei tifosi, tra Mancini e la dirigenza del City i rapporti erano freddi e tesi da tempo. Sin dalla scorsa estate quando Mancini, fresco di titolo nazionale (il primo dopo 44 anni) e di rinnovo (scadenza 2017), aveva chiesto (invano) cospicui rinforzi. Il tecnico italiano non aveva nascosto il suo disappunto quando nessuno dei suoi consigli era stato ascoltato, così quando negli scorsi mesi sono cominciate a circolare le voci sul suo possibile esonero, i dirigenti si erano “vendicati” rispondendo con un assordante silenzio alle indiscrezioni. Una situazione sempre più incerta e destabilizzante che ha finito per condizionare anche il rendimento della squadra. Per due anni fuori dalla Champions League già nella fase a gironi, ma anche capace di riportare un trofeo a Manchester dopo 34 anni di attesa (Fa cup nel 2011), Mancini lascerà la panchina al cileno Manuel Pellegrini, ex Real Madrid oggi allenatore del Malaga. Un epilogo inevitabile per come si è conclusa la stagione, con la clamorosa sconfitta nella finale di Coppa d’Inghilterra contro il Wigan, ma sorprendente nella sua dinamica. Perché se è vero che le voci dell’esonero di Mancini circolavano insistentemente già prima dell’appuntamento di Wembley, è altresì vero che Mancini le ha sempre fermamente negate, convinto come era che la sua panchina non fosse in discussione. (ANSA)