IL MESSAGGERO – B. SACCA’ – Il nuovo logo della Roma divide i tifosi. E, ieri pomeriggio, il presidente James Pallotta ha potuto conoscere l’umore di una parte dei sostenitori in prima persona durante la visita al Roma store di piazza Colonna. Un approccio duro, forse prevedibile, che ha sorpreso il numero uno giallorosso e l’ad Zanzi. Un tifoso ha aspettato l’arrivo di Pallotta, e – proprio sulla porta del negozio – ha cominciato a inveire. «Questo logo è una m… Sembra quello delle bancarelle di Porta Portese, ridatece lo stemma nostro, la nostra storia». Silenzio. Imbarazzo. Il contestatore è stato allontanato subito, e Pallotta ha trovato il tempo per spegnere la scintilla delle polemiche. «Di solito quando ci sono questi cambiamenti ci sono scontenti, è stato così anche in passato», ha sospirato. Poi il presidente ha accompagnato una decina di tifosi all’interno del Roma store, ha firmato autografi e ha regalato vari sorrisi posando per alcune fotografie. Ha lasciato infine piazza Colonna tra qualche fischio.
WEB SCATENATO – I supporter della Roma non sono contenti per l’esito della stagione, certo, e di riflesso il malumore è defluito sul nuovo stemma. Del resto, l’introduzione della scritta «Roma» e della data (di fondazione) 1927 nella parte inferiore del logo non hanno convinto tanti appassionati. L’acronimo «Asr» è sparito però per garantire una maggiore riconoscibilità al club. Una scelta di marketing. I social network e tutto il pianeta di internet e radio hanno ricevuto un mare di commenti. «Sembra contraffatto», «La lupa? Pare ‘na iena». Perfino una petizione è on line. «No al nuovo logo, Roma va rispettata!», il titolo. «La lupa non è un peluche! E va specificato “As Roma”», il tenore delle opinioni.