Quell’inspiegabile senso di impunità

Quell’inspiegabile senso di impunità

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rassegnastampaCORRIERE DELLO SPORT – G. D’UBALDO – In questi giorni il dibattito sull’opportunità di confermare Baldini e Sabatini anima le giornate dei tifosi giallorossi, ancora alle prese con la cocente delusione del derby. Il risultato del sondaggio sul nostro sito non si presta a interpretazioni: per tre tifosi su quattro i due dirigenti che hanno scritto le pagine più tristi della storia della Roma devono andare a casa. Ma non è detto che questo accadrà. C’è un presidente che non ha una conoscenza diretta della materia e che non può decidere da solo, ma deve farlo proprio confrontandosi con i collaboratori finiti sul banco degli imputati. Non si capisce come si possa giustificare la loro impunità. Franco Baldini ha avuto un’ascesa formidabile in una brillante carriera da dirigente sportivo: meno di venti anni fa faceva il procuratore. (…) Poi, tornato sotto l’ala protettrice di Capello, ha costruito le sue fortune e l’immagine consolidata di manager emergente: prima al Real Madrid e poi nello staff della Nazionale inglese.
Walter Sabatini, considerato uno dei migliori scopritori di talenti, ha avuto un piccolo inciampo, poi risolto all’inizio della sua carriera e prima di lavorare alla Roma i passaggi più importanti sono stati alla Lazio e al Palermo, senza aver mai vinto nulla. In questi due anni, gli anni della crisi economica anche nel mondo del calcio, i due dirigenti hanno avuto alle spalle una società che ha speso come poche altre in Italia. Ma se i risultati sono questi…

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