RG SPECIALE CONFEDERATIONS – Il Brasile

RG SPECIALE CONFEDERATIONS – Il Brasile

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brasile confedIl Brasile alla Confederations Cup è inserito nel girone A con Italia, Giappone e Messico. Approda alla manifestazione in quanto paese ospitante e Campione in carica del torneo. Certo dovrebbe esserci poco da raccontare sulla Nazionale più titolata al mondo, con 5 Coppe del Mondo, 8 Coppe America, 3 Confederations Cup vinte e molto altro come 3 argenti e 2 bronzi alle Olimpiadi, aver partecipato a tutte e 19 le edizioni dei Mondiali e l’essere essenza pura del bel calcio. E invece no.
Il selezionatore Felipe Scolari, storico Commissario Tecnico della Seleçao richiamato pochi anni fa, ha attuato un cambio generazionale importante lasciando come colonne portanti poche sicurezze come Dani Alves e Julio Cesar. La rosa dei convocati per la FIFA Confederations Cup 2013 è esempio di squadra più solida e meno ballerina in difesa, ma anche di tanta solita fantasia brasileira. Il cambio di vedute ha portato all’esclusione di giocatori di indubbio valore come Robinho, Ronaldinho per dare spazio ad altri che, indipendentemente dall’età, assicurano alto rendimento essendo “scoppiati” più tardi, come Dante del Bayern Monaco e Hernanes della Lazio.

Il risultato è una squadra più concreta, che non perde le radici fantasiosi e spettacolari a cui tutti noi siamo abituati.

 

CONVOCATI

 

Portieri: Júlio César (33, QPR). Jefferson (30, Botafogo), Diego Cavalieri (30, Fluminense)

Difensori: Dani Alves (30, Barcellona), Thiago Silva (28, PSG), David Luiz (26, Chelsea), Marcelo (25, Real Madrid), Jean (26, Fluminense), Dante (29, Bayern Monaco), Réver (28, Atlético Mineiro), Filipe Luís (27, Atlético Madrid)

Centrocampisti: Paulinho (24, Corinthians), Lucas (20, PSG), Hernanes (28, Lazio), Oscar (21, Chelsea), Luiz Gustavon(25, Bayern Monaco), Jádson (29, San Paolo), Fernando (21, Grêmio)

Attaccanti: Fred (29, Fluminense), Neymar (21, Barcellona), Hulk (26, Zenit), Leandro Damião (23, Internacional), Bernard (20, Atlético Mineiro)

 

ALLENATORE

 

Luiz Felipe Scolari. Classe ’48, ha reso Pentacampeão il Brasile nel 2002 e ha condotto il Portogallo al secondo posto negli Europei 2004. A livello di club ha allenato anche prestigiosi club brasiliani come Palmeiras, Cruzeiro e Grêmio, ma ha gradito anche esperienze con l’Al Ahli, Al Qadisya, e con i giapponesi del Jùbilo Iwata. Dal luglio 2008 al febbraio 2009 è stato l’allenatore del Chelsea che lasciò dopo l’esonero per accasarsi al Budyonkor, in Uzbekistan. Ora è di nuovo alla guida della sua amata Seleçao “per vincere la sesta Coppa”, come dice.

 

MODULO

 

Il “baffone” predilige un 4-3-3 di movimento grazie ai due terzini, Marcelo e Dani Alves, dediti alla spinta costante e una difesa solida (David Luiz), e completa anche tecnicamente grazie all’ex Milan Thiago Silva. A centrocampo valore e costanza, entrambe le caratteristiche rappresentate da Paulinho, eccelso in fase di impostazione e in interdizione. Un tipico volante brasiliano, come Fernando del Gremio, convocato. La classe e il dinamismo del giovane Oscar, numero 10 per l’occasione e protagonista di un’ottima annata al suo primo anno al Chelsea valorizzano il centrocampo, che si completa con Hernanes. Davanti c’è l’imbarazzo della scelta, potendo scegliere tra l’uomo del momento, Neymar, esempio di concretezza abbinata a colpi estranei al 90% dei giocatori, e Hulk ma anche a goleador come il ritrovato Fred e Leandro Damiao, altro giocatore in rampa di lancio. Inizia a calcare campi importanti e internazionali Bernard, 20enne dell’Atletico Mineiro che ha fatto vedere cose importantissime quest’anno.

 

STELLE

 

Difficile sceglierne una sola. Il Brasile in questa generazione ha talenti enormi come Neymar, Oscar, Paulinho, Fernando e Lucas. Questi cinque devono assolutamente essere a parimerito. Dovendo però scegliere, anziché il commerciale e concretissimo (giustamente) Neymar, e Oscar, Fernando, Lucas che data l’età devono ancora dimostrare molto (anche se sono giocatori fatti, fortissimi), la punta di diamante brasiliana potrebbe essere proprio il numero 5, il volante, Paulinho. Giocatore unico, di immensa abilità tecnica alla quale affianca un ottimo fisico. Eccezionale nelle proiezioni offensive, momenti chiave nei quali spacca letteralmente la partita. Solido, regala sicurezza a centrocampo e possiede anche buone doti realizzative. Un’età, 24 anni, che lo ha portato alla maturazione definitiva. Quasi certo un suo arrivo nel calcio che conta, quello europeo. Certo si dovranno sborsare tanti soldi, ma ne vale davvero la pena.

 

FORMAZIONE-TIPO

 

Brasile (4-3-3): Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz (Dante), Marcelo; Hernanes (Luiz Gustavo), Oscar, Paulinho (Lucas); Hulk, Fred, Neymar.

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