C’è proprio poco da ridere

C’è proprio poco da ridere

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rassegnastampaLEGGO – F. MACCHERONI – Ha ragione ancora una volta Lotito, non si gode delle disgrazie altrui. Nemmeno se la disgrazia scivola sulle spalle della Roma. Perché poi c’è da pensare a Palazzi, all’inchiesta sul calcioscommesse che, tanto per non cambiare, tira in ballo anche la sua Lazio. Così, nei giorni dei raduni, c’è poco da ridere, a destra e a sinistra. La Lazio non riesce a godersi il magico momento di supremazia cittadina (in campionato sempre settima è finita), la Roma non riesce nemmeno a parlare di qualcosa che non faccia rima con sciagura.

Ieri a Trigoria qualche giocatore è dovuto entrare con macchina dai vetri oscurati. Sabatini non parla. Pallotta è impalpabile. Girano sul web storie di un Sabatini disperato. La sola speranza sarebbe legata alla cessione di qualche giocatore. Una eventuale contestazione avrebbe agevolato la cessione di Osvaldo a un club inglese, ma l’argentino non è venuto (mica scemo…). Altra vana speranza. Sabatini ha soltanto speranze. Ha perso ogni allenatore e finora ogni giocatore che ha cercato. Non ci sono soldi? Questo è il sospetto. Ma il vero problema è che non ci sia società, l’unica cosa che non manca alla Lazio.

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