CORRIERE DELLO SPORT – R. BOCCARDELLI – Eccola finalmente: 52 giorni dopo quel disgraziatissimo 26 maggio, la Roma riesce forse a voltare pagina. Magari comincia a farlo. Rotola il pallone sul campo e Florenzi, quasi non c’era quota conoscendolo, segna il primo gol dell’era Garcia, con la maglia che ricorda il vecchio Roman FC fondatore nel 1927, con i millecinquecento tifosi che lo applaudono scacciando finalmente un po’ di tristezza dal cuore. La Roma c’è, gioca, segna e vince. E sull’altro campo si stanno allenando Benatia e Maicon. E se parte Marquinhos arriva Strootman. (…)
RIPARTIRE – Il verbo è questo. Ad ogni costo, a tutti i costi. E la faccia intrigante, ma volendo anche poco rassicurante di Rudi Garcia, ci sembra quasi una garanzia. Se non è di ferro poco ci manca, ma sergente lo è di sicuro. Chiama quelli della sua truppa per nome. Li attira a sè e poi li randella come si deve. A parole s’intende. Almeno per ora. Il franco-andaluso presenta il suo 4-3-3 semplice semplice. Lo vuole così per adesso, quasi scolastico. Due tocchi e via. L’avversario chiaramente non è all’altezza, i ragazzi dell’Alto Adige si difendono come possono e hanno il pregio di non sbracare mai nonostante il passivo. Lobont inoperoso in porta, anche quando gli tirano contro, Torosidis, Burdisso, Castan e Balzaretti dietro, Pjanic in regia con Bradley a destra e Florenzi a sinistra. Borriello centravanti con Totti a sinistra e Lamela sull’altro versante. Tre minuti e Florenzi dà il via alla goleada annunciata, spazzando via definitivamente o quasi mille rancori e altrettanti rimpianti. Questa è la nuova Roma, voltiamo pagina per favore. Totti e Borriello si trovano come se avessero giocato una vita insieme. L’assist del capitano per il 2-0 di Marco è millimetrato e il sinistro esploso (non lo avrebbe preso neanche Buffon) fa dire a Garcia che Borriello ha la polvere da sparo nel piede sinistro. Borriello restituisce il favore poco dopo e Totti può così segnare subito il primo gol della sua stagione. (…)
ESPERIMENTI – Il resto è un festival del gol al quale partecipano un po’ tutti, ancora Florenzi, Pjanic, Lamela, due volte Osvaldo nella ripresa e Frediani a chiudere. Festeggia anche l’italianissimo Klettenhammer che approfitta del solito corto circuito in fase difensiva e incornicia un gol da ricordare. Rudi Garcia si arrabbierà molto con i suoi non tanto per il gol preso ma per il modo in cui è stato preso. Da polli, come in campionato. Dopo una mezz’ora del primo tempo Rudi comincia ad annoiarsi e stravolge un po’ la sua Roma passando al 4-2-3-1, schema che questi giocatori sembrano prediligere in via del tutto naturale, quasi genetica. (…)
OSVALDO – Realizza una doppietta quasi disinteressandosi. Poi organizza una rovesciata che se va in gol applaude anche il temporale incipiente. I ragazzini in campo nel secondo tempo cercano di convincere Garcia ma fanno un po’ di confusione soprattutto in attacco dove le mischie si susseguono. Tatticamente non si vede quasi più niente tranne un inconsueto ma puntuale Taddei regista e una coppia centrale (Jedvaj-Romagnoli) che in due non fanno gli anni di Totti. Ma che sono proprio bravi e andranno ad insidiare i titolari o presunti tali.