CORRIERE DELLO SPORT – M. EVANGELISTI – Il magma che Rudi Garcia ha trovato a Trigoria all’inizio di luglio comincia a prendere una forma. Quella che il tecnico francese si aspettava di trovare o meglio progettava di plasmare. (…)
A Totti manca l’agilità, ovviamente. Ciò che Garcia chiede a ogni singola particella del suo modulo. Il continuo movimento senza palla non può essere preteso da un uomo di 36 anni che non lo ha mai avuto come tratto distintivo del suo gioco. Così Garcia ha in mente di rimediare tenendo Francesco come fulcro del centrocampo e moltiplicando gli elementi scorrevoli intorno. Vanno in questa direzione gli inserimenti di Maicon sulla fascia destra e di Gervinho, se tutto andrà come deve con l’Arsenal, sulla linea avanzata a sinistra. Lì in alto l’ivoriano e Lamela possono anche scambiarsi il posto: il primo è un destro naturale e il secondo è mancino. Però entrambi preferiscono accentrarsi e tirare in porta con l’interno del piede preferito.
La Roma così com’è va già benino, a patto che vengano Gervinho o un attaccante esterno analogo e che venga riempita la falla in porta. Anche in questo caso la Roma ha seguito le indicazioni dell’allenatore prescelto, lasciando perdere il giovane Rafael, dirigendosi sul giovane polacco Skorupski inizialmente disponibile al ruolo di secondo e cercando un esperto lupo di mare come De Sanctis.