Benatia, il nuovo muro giallorosso?

Benatia, il nuovo muro giallorosso?

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Unknown“Forse è stato pagato un po’ troppo”. “Certo che cedere metà cartellino di Nico Lopez all’Udinese per lui potrebbe essere un azzardo”. “Con Castan non forma affatto una coppia ben assortita”. Sono questi alcuni dei commenti che hanno accompagnato l’arrivo a Roma di Mehdi Amine Benatia El Moutaqui, roccioso difensore marocchino portato nel gennaio del 2010 in Italia dall’Udinese, che di solito ha un grande fiuto per i talenti stranieri. Parlare di lui per il gol che ieri ha sbloccato il risultato in Sampdoria-Roma sarebbe assolutamente riduttivo. Benatia, infatti, non solo ha avuto il merito di far salire di livello il proprio compagno di reparto Castan, ma ha portato in dote alla squadra quella personalità che in questi anni è sempre stata una delle maggiori mancanze in casa giallorossa. A Roma, uno come il marocchino viene definito “un tignoso, un rosicone”. In parole povere uno che non molla mai. Invece di lasciarsi andare in proteste spesso inutili ieri, dopo aver subito un chiaro fallo, in caduta ha allungato il piedone che di solito usa per stoppare gli attacchi avversari, ed ha buttato la palla alle spalle del portiere doriano. In quel gol, e nell’esultanza che ne è seguita, c’è tutto Mehdi, cattivo al punto giusto e davvero uomo squadra, che ha condotto alla vittoria e al record di 5 successi consecutivi.

In queste prime 5 giornate, a lui sono state affidate le cure di altrettanti attaccanti molto pericolosi. E, come se fosse la cosa più semplice di questo mondo, ha eseguito in pieno il proprio compito, annullando nell’ordine: Paulinho, Toni, Amauri, Klose e Gabbiadini, concedendo loro al massimo qualche spizzata di testa o tentativo velleitario.

Ora il giudizio dei più è cambiato, ed iniziano i paragoni con uno dei più forti difensori che la Roma abbia mai avuto, Walter Samuel, che ricorda per carisma e doti tecniche.

Che la Roma abbia trovato il nuovo muro sul quale costruire le proprie fortune?

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