Il Mattino.it -(Pino Taormina) Bel gioco, simpatia, rispetto. Sono i comandamenti di Benitez. Nessuna «guerra santa» da fare alla Juve o all’Inter, nessun nemico da abbattere. Soltanto il suo calcio che trionfa sulle parole. Idee precise, certezze nessuna, ma la convinzione che «giocando meglio si possa anche vincere di più».
Rafone ha conquistato Napoli. E lo ha fatto alla sua maniera: gioco e risultati. E tanto possesso di palla. Come è nel suo stile: dal Valencia al Liverpool, dall’Inter al Chelsea. Il suo marchio di fabbrica è questo: Benitez la palla preferisce tenerla per sé, vuole una linea difensiva alta, un pressing già nell’area avversaria, con conseguenti rischi, ma pure con meno metri da percorrere. Soprattutto per gli esterni.
Lo sapevano tutti quando chiuse la villa di Colby, quasi ai confini con il Galles, per trasferirsi a Castelvolturno che questa era la sua caratteristica numero uno. Forse, il motivo principale perché De Laurentiis ha pensato al tecnico madrileno. Una svolta netta, rispetto al passato. E lo si capisce leggendo le statistiche. Risultato?
Il Napoli quest’anno è primo nella classifica del possesso palla. Con Mazzarri non era mai successo. Alle spalle ci sono Juventus, Roma, Inter e Fiorentina. La squadra azzurra ha una media del 59,9% di possesso a partita. Tradotto: cerca di imporre ogni volta il suo gioco e il suo ritmo.