Seicento. Un altro traguardo per Francesco Totti. Che, appunto, se come sembra probabile, domani giocherà contro il Parma, taglierà il traguardo delle seicento partite ufficiali con la maglia della sua Roma. E non ha certo intenzione di fermarsi. Anzi, ha una voglia di rivincita sul recentissimo passato che se lo porta via, è intenzionato sempre di più a dimostrare ai suoi critici che è perlomeno prematuro definirlo un calciatore finito.
PARMA – Curioso notare come il brindisi per questo prestigioso nuovo numero dell’album dei record tottiani, il capitano giallorosso lo raggiungerà contro un avversario che non potrà che ricordargli la partita scudetto del diciassette giugno del 2001, il Parma ospite in un Olimpico colorato di giallorosso, il suo gol, quello di Montella, quindi Batistuta per una festa indimenticabile e che andò avanti per mesi. Il Parma, tra l’altro, è sempre stato una delle vittime preferite da parte del numero dieci giallorosso. Per ventisei volte Totti ha giocato in campionato contro la squadra emiliana, segnando quattordici reti, risultando la più battuta dal capitano che, in totale, nelle 599 partite sin qui disputate in giallorosso, ha realizzato 251 gol, record assoluto destinato a durare per sempre o quasi, record oltretutto destinato a essere incrementato. Il prossimo obiettivo, in fatto di gol, è quello di raggiungere un campione come Roberto Baggio nella classifica dei cannonieri di tutti i tempi. Il divin codino è a quota 205, il capitano giallorosso è arrivato a quota 196 e gli piacerebbe molto raggiungereBaggio già nel corso di questa stagione anche se l’impresa non è semplicissima.
NUMERI – Verificando la contabilità delle presenze del numero dieci romanista, partendo dalla stagione 1994-95 (la prima praticamente da titolare), si trasformano in un numero importante anche le partite che non ha giocato che sono state la bellezza di 243 a causa soprattutto degli infortuni e poi delle squalifiche (per scelta tecnica si contano sulle dita di due mani). Di queste 141 sono state saltate in campionato, 37 in coppa Italia, 15 in Champions, 30 nelle altre coppe europee, nessuna in Supercoppa. Al contrario le seicento presenze a cui brinderà domani contro il Parma, si ottengono con 463 gettoni in campionato, 45 in coppa Italia, 5 in Supercoppa, 50 in Champions, 36 tra Uefa ed Europa League. Sono numeri, al di là di qualsiasi altra considerazione, testimoniano di una carriera ad altissimi livelli che possono vantare pochissimi giocatori.
ESORDIO – Sono numeri che Totti ha messo insieme in diciannove stagioni con la Roma, l’unica maglia che ha indossato nella sua carriera per scelta e per amore. Da Brescia, ventotto marzo 1993, e ci sono tifosi che conosciamo che dicono con orgoglio«io quel giorno a Brescia c’ero », a questo appuntamento con il Parma di domani, attraversando tutta la gestione della famiglia Sensi, anche se era stato portato a Trigoria dal presidente Dino Viola quando Totti aveva appena tredici anni ma già in parecchi ne parlavano come di un predestinato a una carriera di campione. Come poi è stata, nonostante ancora oggi qualcuno provi a metterlo in dubbio. Una carriera, peraltro, che il ragazzo di Porta Metronia non considera certo chiusa, anzi. Ha voglia di continuare a stupire, come ha fatto sin dagli esordi, riscrivendo il libro dei record della Roma. Complimenti,capitano.