Stadio Rigamonti, è il 28 marzo 1993. La Roma è in vantaggio sul Brescia per 2-0 grazie alle reti siglate da Caniggia e Mihajlovic nel giro di 4 minuti dal 23′ al 27′ del primo tempo. A metà ripresa l’allora allenatore Vujadin Boskov manda a scaldare un giovane di 16 anni, un ragazzo promettente che è stato aggregato alla prima squadra da inizio stagione per le sue doti sopra la media. Al 42′ della ripresa la Roma effettua il 2° cambio: esce Ruggiero Rizzitelli, entra Francesco Totti.
Sono passati 21 anni da quel pomeriggio di Brescia. 21 anni in cui Totti ha conquistato i cuori dei tifosi giallorossi e non solo. 21 anni di cui 16 con la fascia di capitano al braccio. 21 anni pieni di gol, 288, e di presenze, saranno 700 domenica con il Sassuolo, con la maglia della Roma. 21 anni in cui “il Capitano” ha conquistato uno Scudetto, una Coppa del Mondo, due Coppa Italia, due Supercoppa Italiana e la Scarpa d’Oro nel 2007. 21 anni a correre e sudare con la stessa maglia che ci portano ad oggi quando quel ragazzino di 16 anni è diventato un uomo di 37. Il suo obiettivo, sbandierato più volte, è continuare a giocare fino a 40 anni, magari potendo mettere piede nel nuovo stadio che tutti si augurano possa essere pronto in tempo. Pronto per vedere il numero 10 insaccare come ha sempre fatto e portare per l’ultima volta il pollice verso la bocca.
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