BUSINESS WEEK – Questa l’intervista rilasciata da Dan Meis al portale on line americano sul nuovo stadio della Roma, che nei progetti della società giallorossa dovrebbe essere ultimato per la stagione 2016-2017:
Il nuovo stadio a metà strada tra la città e l’aeroporto di Fiumicino, riflette le ambizioni mondiali dei nuovi proprietari americani della squadra e del suo presidente James Pallotta.
Hoelterhoff ha intervistato il 52enne architetto Meis, famoso per lo Staples Center di Los Angeles, presso il suo ufficio di New York.
Spero che lei sia un tifoso di calcio e appassionato di questo sport?
“Certamente. Gli italiani sarebbero molto scettici se fossi un americano che non ha capito il loro gioco”.
Cosa rende speciale costruire qualcosa nella città di Roma?
“Gli ultras giallorossi occupano una sezione dello stadio chiamata Curva Sud. Quei tifosi vivono in un altro mondo senza leggi. Prima del fischio d’inizio si vedono razzi, fumogeni e grandi bandiere. Non come una partita di NFL!. Una volta ho visto un ragazzo correre con un palo di 20 metri che stava trascinando sulla cima del tetto in modo che potesse sventolare questa bandiera gigante. Così bisogna coniugare il nuovo edificio che offre moderne misure di sicurezza con lo spirito del tifoso”.
Come si fa a farlo? Queste persone sembrano eccitate.
“A loro non piace star seduti. Potremmo anche non mettere le poltrone. Da quando il progetto è stato annunciato io ho ricevuto centinaia di email, commenti su Instagram e messaggi su Twitter”.
Su cosa?
“I posti a sedere. Se fosse per i tifosi, la Curva Sud sarebbe un gigantesco singolo spazio. Ma le norme di sicurezza implicano che devi avere un biglietto per posto a sedere. In caso contrario, si dovrebbero stipare 20.000 persone in uno spazio di 10.000 posti. Comunque saranno felici di vedere che i sedili possono essere alzati se davvero non si siedono mai”.
Gli impianti sportivi comportano molti abusi. Qual è il materiale che verrà utilizzato?
“Il catino è fatto di prefabbricati in calcestruzzo e acciaio. Gli ingressi saranno in cemento, colorati con macchie di acciaio e pietra”.
Quanto tempo ci è voluto per la progettazione? Vedo che ancora ritoccate il modello.
“Tradizionalmente ci vuole circa un anno per progettare una struttura come questa e poi circa due anni per costruirlo. In questo caso ci vuole un po’ più di tempo a causa del cambio di proprietà e poiché non vi è solo lo stadio, ma uno sviluppo ad uso misto”.
Composto da che cosa?
C’è un parco commerciale adiacente che comprende tre torri firmate da Daniel Libeskind (architetto statunitense, ndr). Stiamo progettando il centro di allenamento e il villaggio della Roma, una luogo di intrattenimento per 365 giorni l’anno ancorato da negozi a tema e un super store Nike. E’ molto simile al concetto di LA Live accanto al Los Angeles Staples Center.
Quanto è flessibile lo stadio?
“E’ la casa della Roma ma è anche un luogo polifunzionale per concerti ed eventi. L’interno è flessibile con una capacità di 52.000 persone. Utilizzando un sistema di tendaggi può essere regolato per 15.000 o, ruotando il palco in un altro modo, per 45.000″.
Si sta costruendo un nuovo stadio in una città con il più famoso vecchio stadio del pianeta, il Colosseo. Quello era un sofisticato capolavoro di ingegneria con tetto retrattile e un’arena che potrebbe essere riempita d’acqua per le battaglie navali.
“Usiamo la stessa cava di Carrara per un muro fluttuante che è una caratteristica fondamentale degli esterni. Fluttuante nel senso che non toccherà il suolo, ma è sospeso dalla struttura dello stadio. C’è anche un effetto speciale di divertimento: prima della partita, un ascensore idraulico porterà i giocatori su come gladiatori”.
Ci sono problemi particolari a causa della location?
“Perché è proprio accanto al fiume, c’è un problema di falda. Così l’intero stadio è su un podio”.
I proprietari americani avranno comfort americani come gli sky box?
“Cinquanta suite VIP e posti a sedere separati. Tutti dovrebbero essere accoglienti”.
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