L’ “Amarcord” di questa settimana ci porta indietro di quasi 11 anni. È il 20 dicembre 2003 e si gioca Empoli-Roma valevole per la 14° giornata. I giallorossi, dopo un’annata difficile, ritornano ad essere fra le protagoniste per la lotta al vertice, e si presentano al match da capolisti. I toscani di mister Perotti invece navigano nelle zone buie della classifica, con appena 6 punti conquistati nelle prime 13 giornate. Il tecnico della Roma Fabio Capello schiera una squadra molto offensiva, con Mancini e Cassano ad agire sui lati e Totti al centro alle spalle dell terminale offensivo John Carew, arrivato in estate dal Valencia; davanti al portiere Pelizzoli il pacchetto difensivo è formato da Samuel, Dellas, Chivu e Panucci, e Dacourt e Emerson a fare diga a centrocampo.
La gara è povera di emozioni, la difesa empolese tiene chiusi tutti gli spazi e il freddo non aiuta sicuramente i capitolini, ma al 23’ l’episodio che cambia la gara: Cribari stende in area di rigore la punta norvegese della Roma e capitan Totti dal dischetto sigla il vantaggio. Allo scadere del primo tempo poi, è ancora il capitano a mettere la firma sul tabellino dei marcatori con un gol che resterà tra i più belli della sua carriera. Il numero 10, servito da un cambio di gioco di Cassano, avanza qualche metro e dal limite dell’area sfodera alle spalle di Bucci il suo pezzo più famoso, il “cucchiaio”. Nella ripresa i giallorossi riescono a controllare abilmente la gara e portano a casa un altro successo.
Al ritorno dalla sosta natalizia gli uomini di Capello perderanno poi all’Olimpico lo scontro diretto contro il Milan, che segnerà uno spartiacque fondamentale della stagione per il successo finale dei rossoneri. Un po’ quello accaduto nello scorso campionato, quando ci fu la sconfitta allo Juventus Stadium.
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