Spesso il campione lo si vede per un lampo, una giocata che anche in una serata non particolarmente felice riesce ad illuminare la scena. E mai come ieri, Miralem Pjanic ha confermato questa teoria. Un calcio di punizione all’88’ pennellato all’incrocio dei pali, quando ormai il pareggio con il Parma sembrava cosa fatta, che ha fulminato Mirante e fatto impazzire i tanti tifosi al seguito della truppa di Rudi Garcia. La gara del bosniaco può riassumersi così. Non la migliore prestazione da quando è nella capitale, a volte frettoloso in alcune giocate, ma che comunque viene legittimata oltre che dal gol da 3 punti, anche dai numeri. Spesso sottovalutato come interditore, ieri Mire ha collezionato 17 palloni recuperati (il migliore dei suoi), a fronte di 101 passaggi riusciti, segno che le sorti dei giallorossi passano spesso per i suoi piedi. Coadiuvato da un Totti in serata di grazia, ha finito per prendere in mano la squadra quando il Capitano è stato sostituito, evidentemente a corto di energie. All’interno di un centrocampo fatto di tanta sostanza e altrettanta qualità, Pjanic ha potuto piazzare la zampata decisiva grazie al lavoro dei compagni di reparto e ad un Destro presente e sveglio nel guadagnare la punizione dal limite. Sperando in prestazioni più costanti per tutto l’arco dei 90′, ci “accontentiamo” della giocata che permette alla Roma di continuare a viaggiare a punteggio pieno.
Voto: 7.5
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