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Lucescu: “Derby difficile per la Roma perchè ognuno pensa a se stesso e non al collettivo”

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Mircea Lucescu, tecnico della Shakhtar Donetsk, ha parlato a Radio Sei riguardo al derby della capitale che andrà in scena domani alle ore 15 allo Stadio Olimpico

Sa che c’è alle porte il derby fra Roma e Lazio?
“Sì, e sarà difficile per la Roma questa partita dopo quella giocata contro lo Shakhtar. Non è stata una bellissima partita, erano un po’ nervosi e preoccupati. Ora hanno avuto 4 o 5 giorni per riprendersi. Ad un certo punto stavo pensando se per loro non fosse più importante la partita contro la Lazio che piuttosto quella contro lo Shakhtar. Io un po’ sono laziale perché lì ho un grandissimo giocatore e amico, Matuzalem. Uno dei primi brasiliani che sono riuscito a portare a Donetsk, e ha fatto benissimo in Ucraina. Seguo con grande attenzione e simpatia la Lazio, anche per Stefan (Radu,ndr) che è un rumeno”

Al sorteggio Champions, la Roma disse di esser stata fortunata ad incontrare lo Shakhtar, etichettata come la più debole… “
Vuol dire che loro non hanno seguito mai le squadre dell’est. Abbiamo vinto 3 a 0 a Praga che non è facile, abbiamo vinto in casa contro l’Arsenal. Erano partite che andavano ben analizzate per rendersi conto che lo Shakhtar è una bella squadra. Ci hanno preso un po’ sottogamba. Io invece sono andato subito a vedere la partita contro il Milan, dove loro hanno vinto 1 a 0 a Milano. Ho letto i giornali e ho detto ai miei giocatori e ho detto a loro ‘Guardate che loro ci provano e pensano che incontreranno una squadra debole, per questo dobbiamo analizzarli e poi trovare i mezzi per poterli battere’ e li abbiamo trovati”

Lei ha trovato la soluzione per vincere con la Roma, 6 a 2 il computo totale. Vuole dare un consiglio a Reja?
“Reja li conosce molto bene, vede le partite della Roma tutte le settimane. Sono convinto che sta preparando bene questa partita. Chi vince, sicuramente farà parte di quelle quattro squadre che andranno in Champions League. Per vincere contro la Roma bisogna giocare stando molto attenti, con una grande disciplina tattica, con una organizzazione di gioco eccezionale, sapendo come sfruttare le debolezze. La Roma è più forte in attacco che in difesa, se sai come mettere la palla dietro i loro difensori centrali c’è sempre la possibilità di arrivare al gol. Il loro problema più grande è che ognuno pensa a se stesso e non al collettivo”

Ha parlato ultimamente con Matuzalem e Radu, visto che li conosce meglio?
“No, poi Radu è giovane, parla con mio figlio che è il ct della nazionale rumena. Matuzalem mi dispiace tantissimo che sia andato via, è stato uno dei giocatori più importanti della nostra squadra. Mi dispiace che non abbia avuto la soddisfazione di vincere la Coppa Uefa con noi”.

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