“Slideshow”, Perrotta: “Un onore aver indossato questa maglia. Il Mondiale sensazione unica”

“Slideshow”, Perrotta: “Un onore aver indossato questa maglia. Il Mondiale sensazione unica”

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RIUNIONE IN FIGC PER DECIDERE IL FUTURO DELLA FEDERCALCIOL’ospite di questa settimana del programma “Slideshow” di Roma Tv è l’ex centrocampista giallorosso Simone Perrotta. Ecco uno stralcio della sua intervista:

Foto della sua statua ad Ashton
“Una soddisfazione incredibile, anche perché l’Inghilterra è un Paese freddo. Strano anche perché lì son nato ma non ci son mai tornato. Una bella soddisfazione anche per mio padre”

Foto della Reggina
“Lì ho capito di essere un calciatore. All’inizio fu dura, piangevo spesso, non riuscivo a legare con gli altri. Furono fondamentali i miei genitori che mi diedero la forza di andare avanti”

Foto della maglia della Juventus
“Una sensazione strana. Si parlava di un passaggio all’Inter, il presidente mi chiese di squadra fossi e io risposi che simpatizzavo per il Napoli. Mi lanciò la maglia bianconera addosso, fu strano. Era un altro ambiente dove l’unico obiettivo era vincere, ma mi trovai bene”

Foto del Chievo
“La mia seconda vita calcistica. Mi integrai benissimo, dovevo essere l’uomo che garantiva superiorità in zona offensiva. Arrivammo a ridosso delle prime squadre, qualcosa di inusuale”

Foto di Del Neri
“È grazie a lui se ho avuto una carriera così importante. È quello che mi ha aiutato di più, ha portato un calcio diverso ma ha ottenuto meno di quello che meritava”

Foto del passaggio alla Roma
“Ho capito di essere in una dimensione completamente diversa. Stadio, piazza, tifoseria. Il primo anno andò male, la pressione era tanta. La squadra veniva da un secondo posto e fu rivoluzionata, ma la gente pensava che andassimo nello stesso modo. Non potevo sostituire un giocatore come Emerson, aveva caratteristiche completamente diverse”

Foto dell’abbraccio tra De Rossi e Spalletti
“È una foto emblematica di quel periodo. Si creò una sintonia incredibile tra la squadra e il mister. Spalletti ha dato tanto alla Roma, e noi credo abbiamo ricambiato”

Foto di Taddei
“Un giocatore che ognuno vorrebbe avere in squadra. Un grande uomo, abbiamo condiviso insieme tanti splendidi momenti”

Foto del Mondiale del 2006
“La più grande soddisfazione della mia carriera, il sogno di ogni bambino. In quel momento non ti accorgi di quello che succede. Pochi giorni prima della finale andai a cena con mio padre, mia moglie e mio cognato. Papà mi disse che non dovevo preoccuparmi, dovevo solo a pensare a giocare; non dovevo rimanere male in caso di sconfitta, ma sarebbe stato meglio vincerla. Quelle parole mi diedero tanta voglia e determinazione, e anche tanta ansia”

Foto dei rigori
“Passavo dal piangere al ridere in 4 secondi. Emozioni contrastanti. Non pensavo di arrivare a vincere un Mondiale”

Foto del gol contro l’Inter nella finale di ritorno di Coppa Italia (2007)
“Dopo il 6-2 dell’andata stavamo rischiando tanto. Poteva diventare un dramma sportivo. Lì si vede la differenza con l’Inter, che era molto più pronta di noi mentalmente. Nella gara secca potevamo battere chiunque, ma a lungo andare perdevamo qualcosa. La prima Coppa Italia vinta, una bella soddisfazione”

Foto di Roma-Manchester 2-1
“Cristiano Ronaldo è stato l’avversario più forte che ho incontrato. Fece tutto da solo e poi servì l’assist a Rooney per il momentaneo pareggio. Quella partita è un rimpianto perché giocammo anche in superiorità numerica per l’espulsione di Scholes, ma sbagliammo tante reti. E al ritorno ci costò caro. Non eravamo pronti a livello mentale. Se avessimo passato il turno, penso che avremmo avuto buone chance di vincere la Coppa”

Foto della Coppa Italia del 2008
“Una magra soddisfazione. Fu bello vincere, ma l’amarezza per non aver vinto lo scudetto pochi giorni prima era ancora tanta”

Foto del gol nel derby
“Fare gol nel derby è straordinario. Condividere la propria gioia con i tifosi. Dopo il pallonetto a Ballotta avevo paura di sbagliare. Sembra facile, ma con quella pressione non lo è mai”

Foto della gara contro il Real Madrid
“Una partita che rende felice me e i miei compagni. Vincemmo 2-1, nonostante nel primo tempo loro giocarono benissimo. In quel momento eravamo cresciuti anche con la testa, e riuscimmo a vincere anche al ritorno in uno degli stadi più belli. Segnò Taddei di testa, pareggiò Raul e poi segnò Vucinic”

Foto di Totti
“Con Francesco ci fu subito sintonia. Lo conobbi in Nazionale, e capii subito che persona era. Uno che mette gli interessi degli altri davanti ai suoi. Si è creato una bella amicizia tra di noi, e sono orgoglioso di aver giocato al suo fianco, e di essermi sacrificato per lui”

Foto della finale contro la Lazio
“La mia ultima partita. Non sarebbe dovuta finire così, avrei voluta giocarla e aiutare i compagni. Fummo anche sfortunati, ma tutti si ricorderanno solo la sconfitta. Il progresso degli ultimi anni è però anche conseguenza di quella finale. La società ha cambiato modo di pensare; oltre ai giovani serve gente esperta che faccia capire cosa vuol dire giocare a Roma e per la Roma”

Foto della maglia
“Un onore e un orgoglio averla indossata. Il primo anno fui contestato, negli anni successivi andò diversamente e anche i tifosi mi hanno confessato di avermi criticato all’inizio, ma poi apprezzato dopo. I romanisti sono così, dicono le cose in faccia. All’inizio la pressione era difficile da gestire, dopo alcuni anni ho capito quello che volevano e ci son riuscito. Posso assicurare di aver dato sempre il 100% per questa maglia. Ancora oggi mi ricordano come un giocatore della Roma, e questo mi gratifica”.

 

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