CORRIERE DELLO SPORT – I tifosi vogliono Montella. Certo, l’effetto derby si fa ancora sentire, ma il giovane allenatore raccoglie il gradimento del pubblico giallorosso. Nel sondaggio del Corriere dello Sport hanno risposto in migliaia e a larga maggioranza hanno votato la conferma dell’Aeroplanino. Il sessantanove per cento dei partecipanti al sondaggio hanno espresso la loro preferenza per Vincenzo Montella. L’ipotesi che ci sia ancora lui sulla panchina giallorossa anche l’anno prossimo non è campata in aria. Il tecnico nelle partite che mancano (nove di campionato, due o tre di Coppa Italia), si gioca la Roma. Molto dipenderà dall’eventuale qualificazione in Champions League. A trentasei anni Montella si sta giocando una carta importante, che in ogni caso lo avvierà alla carriera di allenatore tra i grandi. In un mese gli è cambiata la vita. Dai Giovanissimi alla prima squadra, un impegno che il tecnico sta affrontando con entusiasmo. Dopo Villas Boas, che guida il Porto, Montella è il più giovane allenatore in Europa.
CONTI – Nel giorno della presentazione Montella ha rifiutato l’etichetta di traghettatore. I conti si fanno alla fine e l’idea di avere un allenatore giovane, cresciuto nel settore giovanile della società, non dispiace ai nuovi proprietari. Saranno fondamentali le prossime tre partite. Domenica la trasferta di Firenze, poi alla ripresa del campionato la Juventus all’Olimpico e infine l’Udinese al Friuli, un vero e proprio scontro diretto.
METODI – In queste settimane ha introdotto nuovi metodi di lavoro e ha conquistato tutti: giocatori, tifosi, dirigenti. Bruno Conti, che è stato tra quelli che ha favorito la sua promozione in prima squadra, ha detto a Radio Ies e a Teleradiostereo: «E’ stata una scommessa, ma abbiamo visto sin dai primi giorni Vincenzo lavorare moltissimo sul campo. E’ uno che studia e si aggiorna con il massimo entusiasmo e professionalità. Sta portando avanti un grande lavoro, c’è la sua impronta sia dal punto vista tattico che da quello del rapporto con i calciatori. Quando è arrivato c’erano alcuni problemi da risolvere. Vincenzo, insieme ad Andreazzoli, è riuscito a dare continuità a questi ragazzi, parlandogli molto anche nei momenti più difficili come dopo la sconfitta in Champions League con lo Shakthar. In questi anni abbiamo perso un paio di scudetti per aver interpretato male alcune partite. E’ prematuro parlare di chi verrà dopo Vincenzo, lui sta lavorando alla grande, da allenatore vero. In futuro si vedrà. Al primo anno è arrivato in finale con i Giovanissimi. Ha dato continuità ai suoi corsi di aggiornamento, sta facendo il master a Coverciano, ma il suo valore lo vediamo dal lavoro che svolge, anche con il suo staff. Vuole fare l’allenatore, i rapporti con i ragazzi sono la prova della sua bravura nel saper gestire lo spogliatoio» .