CORRIERE DELLA SERA (A. PASINI) – Il secondo posto vale 40 milioni, il terzo una fiche per provare a vincerseli al playoff d’agosto. Perduto lo scudetto, con la prospettiva di partecipare a una Champions League sempre più ricca (previsto un +32% di ricavi nel prossimo triennio), questi sono gli obiettivi imperdibili per le cinque migliori squadre italiane che non si chiamano Juventus: in ordine di classifica Roma, Lazio, Sampdoria, Napoli e Fiorentina. Sabato partiranno per un campionato nel campionato: 10 giornate, 7 big match, in campo diversi campioni e qualcuno che spera di risorgere in tempo utile (in primis, mezza Roma e Hamsik). Ci arrivano così.
Forma La Lazio scoppia di salute (striscia aperta di 6 vittorie consecutive), ma anche la Sampdoria non scherza (4). La Roma è tornata alla vittoria dopo 4 pari e una sconfitta, la Fiorentina viaggia a 10 risultati utili nelle ultime 11 partite. Al momento, chi sta peggio è sicuramente il Napoli: non vince da 4 partite, ha perso le ultime 3 gare in trasferta e ha il morale in cantina.
Calendario Calcolando la posizione media delle avversarie, quella che sta meglio è la Fiorentina, che incrocia squadre mediamente oltre il dodicesimo posto. Il peggio tocca ancora al Napoli, con avversari medi poco sopra il nono. Come gli azzurri la Roma, mentre stanno al decimo le avversarie di Lazio e Samp. Viola agevolata, dunque, ma anche la più distante da Roma e Lazio. Il piano è uno solo: passare indenne le prime due sfide e poi cercare il filotto per una clamorosa rimonta.
Fattore Juve Conterà pure questo. Solo la Roma non affronterà la Juve, per le altre invece ecco un’altra mina sul cammino. Di queste, solo la Samp l’affronterà in casa: un piccolo vantaggio. La variabile sarà la situazione dei bianconeri in Champions. Anche se la squadra di Allegri, per natura, non molla mai niente.
Fattore coppe Molto più della Juve, incideranno però Europa League e Coppa Italia. E qui a pagare le fatiche saranno Napoli e Fiorentina, presenti in entrambe le competizioni con sogni di gloria. Più gestibile la situazione della Lazio, che in più al massimo avrà due gare di Coppa Italia. Totalmente senza assilli Samp e Roma: quando non si fanno le coppe ci si consola considerandolo un vantaggio per il campionato.
Derby finale A conti fatti, Roma (per i punti che ha) e Lazio (per quelli e la forma) partono favorite. Alle altre tre serviranno continuità, un po’ di fortuna e il rendimento massimo di leader come Eto’o e Eder, Higuain e Gabbiadini, Gomez e Salah. Ma le romane partono avvantaggiate e il derby del 24 maggio all’Olimpico potrebbe essere una magnifica finale. In palio la città e, soprattutto, 40 milioni.