Queste le parole in conferenza stampa di mister Rudi Garcia, alla vigilia di Roma-Udinese:
L’Udinese viene da quattro risultati utili consecutivi, quali sono le insidie di questa partita?
“Dico sempre che la partita che arriva è la più importante, ma questa volta ancora di più. L’Udinese è una squadra importante, gioca bene e ha fatto tanti risultati utili, oltre ad aver conseguito 7 punti in trasferta. Ora che siamo primi è il momento di accelerare, noi non difenderemo il primo posto, noi attaccheremo i tre punti per domani, vogliamo fare altri tre punti, e ancora e ancora. Vogliamo vincere più partite possibili”
Grande aiuto in campo tra gli attaccanti, grande spirito di sacrificio a Firenze?
“A me non piace parlare delle prime due stagioni, ma non si arriva secondi senza avere spirito di sacrificio. Da inizio stagione i ragazzi stanno dimostrando l’atteggiamento giusto in campo, la star è la squadra, anche se hai grandi campioni come qui a Roma, ognuno gioca per la squadra e la squadra aiuta i singoli con il gioco a mettersi in luce”
Il lavoro dei due esterni d’attacco, più sul piano tattico o mentale?
“Serve che sia chiaro tutto sul piano tattico e dopo il resto vien da se. Anche Edin ha aiutato tantissimo sul piano tattico e ora la squadra aiuterà Edin, lo abbiamo preso perchè è un grande campione, farà tanti gol. A Firenze era l’unico modo per seguire la nostra strategia, dopo il vantaggio e non sarà la sola. Dobbiamo essere al servizio della strategia per vincere, domani sarà un’altra gara, noi dobbiamo concentrarci sul gioco e il nostro gioco a Firenze ci ha portato alla vittoria, con un atteggiamento diverso rispetto al solito”
Castan e Maicon sono stati messi un po’ da parte? Li riproporrà?
“Leo lo abbiamo visto tutti, dalla prima partita a quella con l’Empoli, abbiamo visto un Leo Castan tornato, non ancora al 100%, poi c’è la concorrenza, in difesa serve avere automatismi, è necessario far giocare i migliori del momento, Leo lo sa e sta lottando per rientrare tra i titolari, quando sarà per me il migliore giocherà, ci sono tante partite ravvicinate. Maicon ha avuto due occasioni con Sassuolo e Carpi, è migliorato tanto da una gara all’altra, abbiamo giocato tanto in trasferta piuttosto che in casa, il bisogno di essere più solidi sul piano difensivo, mi ha fatto fare scelte diverse. Ma i ragazzi lo sanno, le gerarchie del momento possono cambiare, io sono attento all’atteggiamento di tutti, c’è chi meriterebbe di giocare di più, ma se la squadra vince non c’è bisogno di cambiare troppo”.
Si è passati dallo scoramento di Leverkusen all’entusiasmo di Firenze. Cosa vi siete detti in quei due giorni? Cosa sta cambiando sul piano difensivo?
“Non dobbiamo perdere la voglia di segnare un gol in più, la squadra che non segna non vince le partite, questa è una nostra qualità importante, ma anche l’equilibrio è importante, l’atteggiamento collettivo, il fatto di aver pareggiato in trasferta in Champions nonostante il doppio svantaggio e poi la vittoria di Firenze, dimostrano che stiamo lavorando bene, la squadra era arrabbiata dopo Leverkusen e per fortuna, quando pareggi in quel modo mi aspetto che si arrabbino, questo è l’atteggiamento giusto, dopo a freddo bisogna analizzare cosa abbiamo fatto, un pareggio in Champions in trasferta non è mai un risultato da buttare, la squadra ha reagito in maniera fantastica, così come sul piano del gioco, queste sono cose positive, preferisco appoggiarmi su questo piuttoston che su quelle negative, che però vanno corrette, un giocatore in fiducia osa di più, fa più cose rispetto a chi è in uno stato psicologico negativo”
A Firenze avete avuto un possesso palla bassissimo rispetto ai dati consueti, contro certe squadre giocherete sempre così? Le piace di più una Roma da contropiede o una Roma che gioca nella metà campo avversaria? Si aspettava dopo Borisov di essere in testa alla classifica?
“Vuol dire che la verità di un giorno può essere ribaltata in pochissimo tempo, soprattutto se giochiamo ogni tre giorni, le cose cambiano velocemente. Non bisogna cadere nel pessimismo quando le cose vanno meno bene e non bisogna cadere nell’euforia quando si vince. A me piace la Roma che tiene palla e da fastidio all’avversario con il pressing alto, cosa che abbiamo fatto anche a Firenze, solo che per colpa di Salah lo abbiamo fatto solo sei minuti, non era casuale abbassarsi dopo il gol, avevamo deciso di giocare così, contro il Barcellona avevamo deciso di aspettare e ripartire in contrpiede, di tirare da metà campo (ride ndr), domani aggrediremo l’avversario con equilibrio e i ragazzi sanno come farlo in campo”.
Ogni giorno c’è un esperto che vi da per favoriti per lo Scudetto, tranne lei. Si sbagliano?
“E’ normale, siete tanti e avete bisogno di pareri, questo è giusto, forse in futuro quando sarò consultato non dirò la mia sulgi altri. Scherzo, non siamo passati al ruolo di favoriti tornando primi, mi piace l’atteggiamento dei ragazzi, che in nove giornate sono arrivati al primo posto, mi piace il modo con cui si stanno approcciando a queste partite, era possibile fare meglio, ma adesso non conta guardare la classifica, vediamo partita dopo partita, pensiamo che questa contro l’Udinese sia la più importante della stagione, così non ci addormentiamo, spero che i ragazzi lo abbiano capito, la risposta l’avrò solo domani dopo la partita”.
Manolas è l’unico che ha sempre giocato tutte le partite per 90 minuti, domani potrebbe riposare? A che punto sono Totti e Keita?
“Francesco e Seydou hanno subito due infortuni abbastanza importanti, stanno recuperando, non so quando saranno con noi, spero che ci riescono prima della sosta. Domani ci mancherà tanto Keita, perchè non avremo De Rossi, dovremo trovare un regista o cambiare modulo. Sappiamo che i greci sono forti, il difensore centrale è un ruolo differente, non dico che facciano meno degli altri sul piano fisico, ma ti chiede meno rispetto ad altri ruoli, dipende dall’atteggiamento della squadra, quando giochiamo 80 minuti bassi hanno meno corse da fare, se pressiamo alti sono forse quelli che corrono di più per tenere corta la squadra, lo vedo bene sul piano fisico, era infortunato prima delle Nazionali, ha potuto recuperare tranquillamente, sta bene ma valuto anche il minutaggio”.
Visto l’ottimo cammino in campionato e un cammino deludente in Champions, sente di dover fare una scelta fra le due competizioni?
“No mai, voglio vincere tutte le competizioni alle quali partecipiamo, ovviamente il pane quotidiano rimane il campionato, per noi è così. Per vincere la Champions, ci vorrebbe un miracolo, ma fanno parte della vita i miracoli. Prima serve di dare tutto nel girone e vogliamo superarlo, ora alla partita col Leverkusen non ci penso prima ci sono due gare di campionato. Perchè scegliere? Voglio andare in fondo a tutte le competizioni”
Vainqueur? Potrebbe giocare in quel ruolo davanti alla difesa?
“Basandoci sulla prestazione di Firenze sembra di si, aveva un compito ben preciso, ovviamente era leggermente più facile dopo il vantaggio, doveva dare un appoggio a Nainggolan e Pjanic e dare meno sostegno dietro, lo ha fatto bene, deve ora dimostrare di poter proteggere la cerniera centrale contro due attaccanti, come dovremmo trovarli domani, sa farlo ora deve metterlo in campo, se sa far bene anche questo altro aspetto del suo ruolo, potremo dire che potrà giocare davanti alla difesa. E’ un calciatore umile, si sta inserendo, sta imparando l’italiano, è una persona per bene, ora deve giocare con personalità come fatto a Firenze, per mostrare di essere più che una riserva”.