Il Corriere della Sera (A.Bocci) – La prima sconfitta della stagione, dopo quattro vittorie consecutive, è uno schiaffone sulle ambizioni di Antonio Conte. Per ben figurare all’Europeo in Francia tra sei mesi servirà molto più del temperamento che gli azzurri mettono in dosi industriali nella sfida al talento dei Diavoli Rossi. Il Belgio vince e alla fine quasi stravince, ma per un’ora l’Italia è dentro la partita: corta, stretta, a volte barcolla, ma resta in piedi e ha l’occasione più clamorosa per rompere l’1-1 del primo tempo firmato da Candreva e Vertonghen. Eder, liberato da un sontuoso tocco morbido di Soriano, spreca la più incredibile delle occasioni calciando sulla traversa quasi a porta vuota. Poi però nel finale l’incantesimo si scioglie e il talento dei belgi, abbinato agli errori clamorosi degli nostri difensori, ci affossa: è Bonucci a regalare il pallone ad Hazardnell’azione del 2-1 di De Bruyne, un controbalzo maligno che stende Buffon.
L’Italia comincia bene: Candreva, che ha vinto il ballottaggio con El Shaarawy, firma dopo 145 secondi il gol più veloce della storia contiana avviando l’azione con un lancio illuminante per Florenzi e ribattendo in rete la deviazione di Mignolet sul tiro corto diPellè. Un acuto figlio del lavoro del c.t. in allenamento: Candreva accende il gioco e si infila dentro l’area dopo una corsa di 50 metri. Il Belgio non si scoraggia, magari non è formidabile nella fase difensiva, ma impressionante quando riparte con i tre tenori,Ferreira Carrasco, Hazard e De Bruyne. L’angolo di quest’ultimo diventa l’assist per l’inzuccata vincente di Vertonghen che sfugge a Parolo. E nel finale, dopo aver menato le danze per quasi tutto il secondo tempo, i Diavoli riescono a vincere la resistenza azzurra. Segnano due volte e strizzano l’occhio all’Europeo. Loro si che possono sognare Parigi. Noi ancora no. Se non abbiamo talento servono più personalità e attenzione. Lo spirito è quello giusto, ma contro avversari di questo livello non può bastare.