Coppia d’assi Krasic-Matri, Roma kappao

Coppia d’assi Krasic-Matri, Roma kappao

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CORRIERE DELLO SPORT – Sfumano i sogni di Champions per la Roma, difficile che questa bella vittoria basti in­vece alla Juve per alimentare i suoi. Dopo quello che era succes­so nel pomeriggio, la Roma avrebbe potuto davvero riaprire la sua corsa verso l’Europa, ma i nodi prima o poi vengono al pet­tine e per Montella questa è la prima sconfitta in campionato. La Juve ha semplicemente giocato meglio, con un calcio lineare ed efficace. Paradosso di una stagio­ne schizofrenica, ci è riuscita proprio quando ha dovuto fare a meno di Del Piero, Chiellini e, al­l’ultimo momento, di Buffon. Sen­za la spina dorsale, è andata me­glio che in altre occasioni, anche perchè Storari ha fatto il fenome­no ed ha tenuto in piedi la squa­dra nel primo tempo, quando ha annullato alla Roma tre palle gol clamorose. Può darsi che proprio agli sgoccioli, Del Neri abbia tro­vato la formula giusta. Niente di eccezionale, idee chiare e sempli­ci: difesa molto bloccata, grande lavoro sulle fasce, contropiede rapido, che Krasic ha alimentato con pericolose incursioni e qual­che egoismo di troppo. E’ forte il sospetto che la fragilità della Ro­ma, troppo sbilanciata e con una linea difensiva di pastafrolla, ab­bia ingigantito i meriti del con­tropiede juventino.

POSSESSO PALLA – La Roma ha gio­cato un buon primo tempo, pur lasciando intuire la sua sofferen­za nei ribaltamenti improvvisi. Ha trovato però un grande Stora­ri, che ha negato prima a Vucinic, poi a Totti e infine a De Rossi il vantaggio. Dopo quell’assalto ge­neroso, la Roma nella ripresa si è spenta. E soprattutto ha sottova­lutato i blitz juventini che nelle ripartenze spesso si sono trovati in superiorità numerica. Montel­la non ha capito il pericolo, non ha tentato di riequilibrare la squadra e così è arrivata la zam­pata di Krasic, nel finale il rad­doppio di Matri. Il possesso palla della Roma è stato spesso fine a se stesso, Menez non ha mai inci­so, Vucinic ha avuto solo un paio di fiammate, Totti dopo le gioca­te dei primi 45’ è sparito. E quan­do è entrato Borriello era troppo tardi, perchè un attimo dopo Ma­triha chiuso i gochi. Per la Roma è una botta tre­menda, ancora più tremenda per zio Tom che chiedeva la Cham­pions; per la Juve è una bella sterzata, che forse non la rilancia verso la Champions ma che può servire a Del Neri per giocarsi leultime carte.

CONTROPIEDE – Nel primo tempo la Roma ci ha provato di più ma la Juve ha tentato di replicare in contropiede, puntando sulla velo­cità di Krasic e su rapidi ribalta­menti. Del Neri è partito con un 4-3-3 che in verità si è trasforma­to presto in un 4- 5- 1, con Matri unica punta. La pressione della Roma, subito arrembante, ha suggerito ancora di più un atteg­giamento prudente. La partita si è accesa, non ha tradito le attese e la Roma ha scoperto presto di avere a che fare con Storari in gran vena. L’assenza di Buffon, in realtà, non si è avvertita. Storari ha annullato una prima palla gol alla Roma dopo 9’, su una percus­sione centrale molto bella di Vu­cinic: il romanista ha saltato i due centrali ed ha esploso un sinistro su cui Storari si è disteso comeuna molla, salvandosi in angolo. Tre minuti dopo, lo ha graziato invece Totti. Sul lancio di De Ros­si, Bonucci ha ciccato il colpo di testa e Totti alle sue spalle, solo davanti alla porta, ha domato ma­le il pallone, se l’è allungato trop­po, favorendo l’uscita di Storari.

Si è placata un po’ la furia ro­manista e la Juve ha tenuto bene il campo, i suoi blitz affidati a Krasic e a Matri sono stati però spenti dalla difesa romanista, stranamente concentrata. Ha fat­to pochino dall’altra parte Menez, Vucinic ha creato invece qualche pericolo. Ma alla mezz’ora, anco­ra Storari protagonista. Cross da sinistra di Vucinic, Totti sul se­condo palo ha sferrato un destro ciclonico, che Storari ha fermato alla meglio e, prima che il pallo­ne finisse in porta, Bonucci ha spazzato sulla linea. Tre minuti dopo acuto della Juve, Grosso di testa ha sfiorato la traversa e nel recupero botta e risposta mici­diale: De Rossi ha esploso il de­stro, ancora Storari si è opposto, mandando in angolo. Sul ribalta­mento, occasione per Matri ma il suo destro da buona posizione è stato fiacco e Doni ha fatto final­menteuna parata, anche se non difficile.

REAZIONE TARDIVA – Sul finire del primo tempo si è infortunato Motta, sostituito da Grygera e in avvio di ripresa si è bloccato Me­xes, che ha lasciato il posto a Cas­setti. Al 14’ Juve in vantaggio. Sulla sinistra Grosso ha guada­gnato il fondo, ha fintato il cross, tre romanisti hanno abboccato e poi ha pennellato il pallone per Krasic solo in area: sul destro del serbo, Doni è stato trafitto. E al 20’ Pepe ha buttato via il raddop­pio, tirando nelle braccia di Doni una facile palla gol. La reazione della Roma è arrivata molto in ri­tardo e Menez da due passi ha centrato l’incrocio sfiorando il pa­ri. Subito dopo la Juve ha replica­to con Krasic, liberissimo sulla destra, ma sul suo cross Matri non è arrivato. Montella ha inse­rito Borriello e Taddei per Vuci­nic e Perrotta, ma la Juve sull’en­nesimo contropiede ha raddop­piato. Lancio di Grosso nel corri­doio centrale, Juan ha tenuto in gioco Matri, che solo soletto è vo­lato verso Doni per firmare il 2-0 finale.

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