Il Tempo (A.Serafini) – Spalletti non ha intenzione di mollarlo, la Roma è convinta che al momento non c’è la volontà di dirsi addio. A prescindere, sarà comunque un’estate particolare quella di Edin Dzeko, travolto dai paradossi di una stagione che lui stesso in parte ha contribuito a rendere tale. Il vento di cambiamento avvertito dopo l’arrivo del tecnico toscano è pronto però ad investire anche il futuro dell’attaccante bosniaco, uno di quelli già inseriti tra le conferme della prossima stagione. D’altronde le strategie di mercato già intraprese da Sabatini continuano a rivolgersi su altre priorità, lasciando in secondo piano la possibilità di dover mettere mano e rivoluzionare ancora una volta tutti i reparti in questione. Finora infatti non è stata considerata l’ipotesi di correre ai ripari di fronte ad un prossimo addio di Dzeko, ritenuto da Spalletti come la pedina in grado di poter cambiare lo scacchiere tattico in base al momento e alle situazioni. Anche perché l’allenatore è convinto che la crescita di competitività della squadra passi attraverso l’utilizzo di molteplici soluzioni, tra cui la presenza di un attaccante che abbia caratteristiche totalmente differenti dal resto dei compagni nel reparto. Per questo di fronte alla necessità di sistemare altre questioni in sospeso tra difesa e centrocampo, almeno lì davanti si proverà a cambiare il meno possibile.
Nell’ultimo confronto con l’allenatore, il ragazzo ha comunque sottolineato la voglia di non arrendersi, sottolineato da quei venti minuti finali con il Bologna in cui gli è stata chiesta la disponibilità anche di fronte al rischio di peggiorare l’affaticamento muscolare avvertito nei giorni precedenti alla gara. Per questo Spalletti ha preferito ribadire ieri un concetto già espresso dopo il fischio finale: «Se non avesse avuto quel problema sarebbe partito dal primo minuto». Ipotesi che probabilmente avverrà dopo la trasferta diBergamo, nel turno infrasettimanale con il Torino all’Olimpico.