«La mia task force ha creato scompiglio? Sono allibito. Io difendo il sistema». Claudio Lotito, presidente della Lazio, ribadisce l’intenzione di affidare ad una task force il monitoraggio delle ultime giornate di campionato. La formazione biancoceleste, a 6 turni dalla fine del torneo, è quarta ed è in piena corsa per la qualificazione alla Champions League. «Io non ho fatto riferimenti a situazioni specifiche, ho solo detto che il sistema deve essere gestito in modo trasparente. Rimango sorpreso e perplesso che ci siano state queste reazioni alle mie parole. Excusatio non petita, accusatio manifesta…», dice Lotito a ‘La politica nel pallonè su Gr Parlamento. «L’equità del sistema dovrebbe stare a cuore a tutti. Se qualcuno ha posizioni diverse, lo dica chiaramente. Mi sarei aspettato un coro di adesioni, è sorprendente che qualcuno invece si preoccupi. Sia chiaro: io non chiedo che la Lazio venga tutelata, noi chiediamo che venga protetto il sistema all’interno del quale c’è anche la Lazio», prosegue il numero 1 del club capitolino. «Mi auguro che la lotta in campo sia nel rispetto delle regole, mi auguro che i risultati dipendano dal merito delle squadre. Se si dovessero verificare situazioni che alterano i risultati, io ho il dovere di tutelare la Lazio che è una società quotata in Borsa. Non consentirò a nessuno di creare danni alla Lazio. Mi muoverò in tutte le sedi opportune», dice ancora, senza fornire indicazioni relative alla composizione della task force in questione. «Io -chiarisce Lotito- non sono contento se ci sono situazioni di alterazione. Confido nella correttezza del sistema e delle persone. E se si verificasse qualcosa di irregolare? Scatterebbero meccanismi gravi in altre sedi». «Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, sa quali sono i miei comportamenti e le motivazioni che muovono le mie azioni. Io -ribadisce- non tutelo un interesse personale, come rappresentante dell’istituzione calcistica io devo tutelare il sistema. Poi, ci sono anche altre istituzioni che hanno interesse a difendere il sistema». La qualificazione alla Champions League, ricorda Lotito, ha un enorme valore finanziario. «La Supercoppa e la Coppa Italia, ad esempio, valgono 1-2 milioni. L’iscrizione alla Champions League, invece, comporta» entrate per «decine di milioni. Cambia tutto, cambia la sussistenza di una società soprattutto nell’ottica del fair play finanziario. L’incremento dei ricavi è legato soprattutto alle competizioni europee, ai diritti tv e alle sponsorizzazioni». La Lazio, dopo la sconfitta di domenica scorsa a Napoli, si è rimessa in carreggiata superando ieri il Parma per 2-0. «I progetti devono essere coronati dai risultati, che premierebbero il lavoro di squadra e società. E consentirebbero di incrementare i ricavi, che garantirebbero tranquillità alla società e consentirebbero di agire sul mercato. Io non temo nessuno, voglio solo che il destino di una squadra dipenda dai propri meriti e dai propri demeriti». Nella corsa al quarto posto, la Lazio deve guardarsi in particolare da Udinese e Roma. A chi ipotizza che la società giallorossa potrebbe essere favorita nel periodo in cui si concretizza la cessione della società, Lotito replica: «Non sono abituato a fare dietrologia, non ho questo tipo di preoccupazione. Mi auguro che siano solo fantasie mediatiche messe in giro per creare discussioni».