Diawara, la Roma lo vuole in prestito. Oggi summit per trovare un...

Diawara, la Roma lo vuole in prestito. Oggi summit per trovare un accordo

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CORRIERE DI BOLOGNA – Il Bologna deve sperare che Walter Sabatini non cavalchi l’onda delle polemiche e dei veleni, perché è evidente che tutto quello che è accaduto negli ultimi giorni mette la Roma in una posizione di grande forza nei confronti di una società che ormai è ai ferri corti con Amadou Diawara e soprattutto con il suo entourage. Che starebbe pensando anche di ricorrere alle carte bollate, anche se su questo fronte le notizie che arrivano non sono di prima mano mentre ieri Marco Di Vaio ha confermato che il club multerà l’atleta ma senza fargli causa.

Inutile nasconderlo, dopo tutto quello che è uscito sul conto del ragazzo guineiano — non solo come calciatore — già è un mezzo miracolo che la società giallorossa sia ancora interessata a lui. Ecco, probabilmente il fatto che Sabatini sappia come il Bologna è arrivato a questi punti sta invitando la Roma a ritenere che Diawara sia ugualmente un acquisto da fare. Anche se poi sarà importante verificare (appunto) quanto offrirà, perché un conto è l’amicizia che Sabatini ha nei confronti di Fenucci e un altro è la sua necessità di dover fare gli interessi economici della Roma, con la conseguenza che meno soldi tirerà fuori più lui sarà stato bravo e più Pallotta farà festa. A questo punto sarà importante verificare quello che uscirà dal nuovo incontro in programma oggi tra Fenucci e Bigon da una parte e Sabatini dall’altra, con l’agente (pare Paolo Busardò) al quale è stato dato il mandato di lavorare su questa operazione che farà il possibile per arrivare alla quadratura del cerchio. Più di ogni altra cosa conterà la cifra che la Roma sarà disposta a mettere sul tavolo, sapendo bene che il Bologna a questo punto non può che vendere Diawara. Sì, perché almeno a oggi è impensabile che questa frattura tra la società e il giovane centrocampista possa in qualche modo ricomporsi. Anzi, abbiamo la sensazione che più passeranno i giorni e più sarà bufera.

A oggi Sabatini sta offrendo 5 milioni per il prestito più 10 milioni per il diritto di riscatto facoltativo e non obbligato (ecco il guaio) nel prossimo giugno. Bene, oggi alzerà il tiro o non lo alzerà? Altra domanda: se non lo alzasse, come si comporterebbe il Bologna, accetterebbe ugualmente volendo e dovendo chiudere più in fretta possibile questa querelle oppure volterebbe le spalle all’affare, rischiando di far scoppiare un altro pandemonio? Non resta che aspettare questo incontro, di sicuro l’accordo tra Bologna e Roma alleggerirebbe almeno in parte le tensioni, anche se poi a quel punto Sabatini dovrebbe cominciare a parlare dell’ingaggio di Diawara con il suo entourage. Che, particolare non trascurabile, non ha dimenticato ciò che offriva il Valencia, precisamente 1 milione di euro netti più bonus per 5 anni.

Viene anche da chiedersi quali scenari si aprirebbero nel caso in cui Bologna e Roma decidessero di abbandonare il tavolo. La società rossoblù avrebbe tra le mani una soluzione estera da 10 milioni di euro più 2 di bonus (in questo caso con una percentuale del 20% sulla cifra della cessione da garantire al San Marino). No, non si tratterebbe del Valencia, che un mesetto fa sarebbe stato pronto a offrire 13 milioni di euro più bonus mentre i capi rossoblù ne chiedevano in totale 20.

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