Montella: “Champions? Ora si fa dura”

Montella: “Champions? Ora si fa dura”

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IL MESSAGGERO (S. CARINA) – Come nel peggiore degli incubi, la Roma sprofonda quando sembrava pronta al risveglio. Il 2-3 casalingo contro il Palermo affonda ogni residuo sogno-Champions. Montella è livido in volto a testimonianza di un ko imprevisto e imprevedibile: «C’è molta amarezza, è stata una partita sfortunata. Visto che in passato si è parlato di fortuna, fatemi ora dire che c’è stata anche un po’ di malasorte». Prova a mascherare la delusione con dei sorrisi, che sanno tanto di circostanza: «E’ chiaro che con questo stop diventa ancora più difficile pensare al quarto posto però nel calcio ci sta tutto. Dobbiamo guardare avanti, anche se sono consapevole che non è facile. Aspettiamo i risultati dell’Udinese e della Lazio».
Il tecnico trova delle attenuanti: «Ci sono diverse analogie con la partita contro la Juventus. Come due settimane fa, in questi giorni si è parlato solo della società e guarda caso la firma è arrivata proprio alla vigilia. E’ un dato di fatto anche se non credo che possa aver influito. Comunque i giocatori di livello debbono saper convivere con queste situazioni. Anche in passato la squadra ha mancato il salto di qualità. In America saranno delusi? Lo siamo anche qui in Italia».
Gli chiedono l’analisi della gara. A fatica, la fornisce: «La sconfitta brucia soprattutto perché avevamo fatto buone cose. Dopo il pareggio di Pinilla, nella ripresa abbiamo provato ad osare qualcosa in più. Ci siamo esposti ai loro contropiedi e ci hanno punito». Una sconfitta che lo fa finire anche per la prima volta sul banco degli imputati. Fanno discutere le scelte iniziali: «Il Palermo lavora bene sulle catene esterne e sapevo che poteva crearci dei problemi. Per questo motivo ho provato a cautelarmi con Rosi e Taddei. Rifarei comunque le stesse scelte». Sotto accusa la scarsa personalità della squadra – «Non so se sia un caso che segni solo Francesco. Non è comunque il momento di parlare di mancanze caratteriali» – che le prove di Menez e Vucinic: «L’impegno c’è stato, forse c’è stata troppa voglia di vincere. Nel calcio ci sta sbagliare gol facili. Anche Eto’o ne ha falliti di incredibili. I fischi? Fanno parte del calcio, è capitato anche a me. Non penso che queste contestazioni possano influenzare la loro permanenza a Roma. Sono stati superficiali? Non scherziamo, ci sta sbagliare delle reti. Mirko si è preso i fischi, basta. Non penserete che l’abbia fatto apposta». Domanda inevitabile su Borriello: «Chi non gioca è sempre il più bravo. Quando non giocava Francesco, tutti lo volevate in campo. Se gioca Marco, dove lo metto Totti?».
Tra i giocatori poca voglia di parlare. Basta però il giudizio di Pizarro: «Abbiamo fatto diventare fenomeno chi non lo è. Noi ci prendiamo le nostre responsabilità».

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