«La mia era a Brescia è finita. La città è troppo grande per meritare un presidente piccolo come me». È l’amaro sfogo del quale si è reso protagonista il presidente del Brescia, Gino Corioni, con i giornalisti bresciani. La squadra, quattro punti da recuperare sulla zona salvezza, non è mai stata così vicino alla serie B e Corioni – da 20 anni alla guida delle rondinelle – non è mai stato così vicino all’addio: «Ho detto tante volte di volermi fare da parte. Ora è diverso, ora devo farlo. Adesso il futuro non dipende più dal sottoscritto, ma dai bresciani e dai politici». Tante altre volte in passato Corioni aveva detto di voler passare la mano, aveva lanciato appelli ad industriali ed imprenditori bresciani perchè gli dessero una mano. Appelli ripetutamente caduti nel vuoto così come del resto i propositi di abbandono di Corioni non si sono mai realizzati. Ma adesso sembra tutto diverso, lo sfogo del presidente sembra più convinto che mai: «Non ho detto che daro ‘le chiavi della società al sindaco, dico solo che non posso più andare avanti nè in serie A, nè in serie B».