Corriere dello Sport (V.Clemente) – Rudi Garcia non vuole essere un profeta in patria, ma piuttosto uno dei pilastri della ricostruzione del Marsiglia, un club che negli ultimi mesi ha perso smalto, coesione e l’amore di non pochi tifosi. Un tipo d’ambiente che l’ex tecnico giallorosso ha già dovuto affrontare al suo arrivo a Roma e proprio le difficoltà vissute in quel frangente saranno il suo “saggio” per rilanciare squadra e ambiente. «Ad essere sincero non ho riflettuto sulle similitudini vissute dalle due squadre – ha dichiarato Garcia durante la conferenza stampa di presentazione – ma è chiaro che l’OM non si trova, parlando di classifica, nel posto in cui dovrebbe essere, come già accadde alla Roma al mio arrivo. Sono due città dall’animo “latino”. I tifosi della Roma mi sono rimasti dentro e approfitto per salutarli, in queste ore in molti mi hanno inviato testimonianze d’affetto. Ho bei ricordi della mia esperienza in città. La mia unica delusione è stata di non poter approfittare della qualificazione agli ottavi di Champions». Sicuramente l’obiettivo di Garcia non era quello di “fermarsi” agli ottavi con i giallorossi, ma visto che con la Roma non è riuscito a realizzare il suo sogno europeo, ora tenterà di farlo col Marsiglia, ma ci vorrà sicuramente molta pazienza: «Sarò la guida e il garante di questa nuova avventura, cercando di proporre un gioco offensivo. Dovrò lavorare con l’effettivo, conoscerlo, per creare la giusta coesione. L’obiettivo è quello di ridare piacere ai tifosi e sono sicuro che piano piano ritorneranno allo stadio, faremo di tutto per non deluderli. Anche a Roma la situazione non era semplice e le cose non sono state messe a posto in un giorno. Bisognerà mostrare segni di progressione con costanza». Garcia sembra aver già conquistato i suoi uomini che, tramite Bafétimbi Gomis, hanno lanciato il guanto di sfida al Psg: la vittoria nel “Classico” di domenica è per loro l’unico risultato possibile.