Torna agli antichi splendori lo stadio capitolino costruito per le Olimpiadi del 1960: un impianto polivalente e all’avanguardiacon tribune da 3.000 posti, terreno di gioco in erba naturale e fondo drenante, omologato per ospitare grandi eventi internazionali di calcio, rugby e altri sport.
ROMA – La gara di Youth League tra la Roma Primavera e i pari età del Cork City di mercoledì prossimo 23 novembre alle 15:00 celebrerà la rinascita di un impianto storico per lo sport capitolino: lo Stadio delle Tre Fontane. L’impianto dell’Eur, costruito in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960, torna a nuova vita grazie al progetto di riqualificazione avviato nel 2014 dalla concessionaria ATI guidata da Ugo Pambianchi: una struttura polivalente e all’avanguardia, pronta per essere restituita alla città e posizionarsi subito alle spalle dello Stadio Olimpico per ospitare i grandi appuntamenti sportivi della Capitale.
L’IMPIANTO – Lo Stadio Tre Fontane dell’Eur fu costruito nel 1960 per i diciassettesimi giochi olimpici di Roma. Il progetto di recupero e di rilancio dell’area “Tre Fontane – Esedra Destra” a firma dell’ Architetto Flavio Vasoli è stato avviato dall’Associazione Temporanea d’Imprese guidata da Ugo Pambianchi, manager sportivo e CEO della mandataria Profit N.G., e da questa costituita unitamente alla Polisportiva Dabliu (gestita insieme al fratello di Ugo, Andrea), alla Nuova Rugby Roma (di Roberto Barilari) e alla All Volley (di Sergio Ardito). Proprio grazie al calcio, al rugby e al volley, il progetto si propone di far divenire l’impianto del Tre Fontane un punto di riferimento per la città di Roma. In attesa dei lavori di completamento definitivi, lo Stadio è già tornato agli antichi splendori grazie al terreno di gioco interamente rizollato in erba naturale e fondo drenante, con spogliatoi all’avanguardia e due tribune omologate da 1.500 posti ciascuna per un totale di 3.000 posti complessivi, questi ultimi addirittura aumentabili con una tribuna mobile e l’area Hospitality. L’utilizzo dello stadio sarà polivalente: come già avviene per i grandi impianti come l’Olimpico, grazie alla segnatura delle strisce tracciata con vernice lavabile e all’intercambiabilità di porte a H da rugby, porte da calcio e altri sport, permetterà la pratica di più discipline. Il terreno dispone di tutte le distanze di sicurezza per le rispettive misure ed è omologato presso la LND-Lega Nazionale Dilettanti per la pratica del calcio e dalla UEFA per le gare di Youth League, nonchè dalla FIR-Federazione Italiana Rugby per la pratica del rugby.
NUOVO LOGO – Il progetto di rilancio dello storico impianto capitolino dell’Eur passa anche per il look grazie a un nuovo logo, più moderno e dinamico, creato appositamente su incarico dell’Ati dal grafico Francesco Milardi. Il richiamo ai cerchi olimpici e all’anno 1960, quello delle Olimpiadi di Roma. Il numero 3 per rappresentare una parte del nome dell’impianto, ma anche le nuove componenti che lo costituiscono. La lettera “F”, acronimo di “Fontane”, dai connotati spiccatamente sportivi. Sono questi gli elementi distintivi del nuovo logo del “Tre Fontane-Esedra Destra”, ideato per rendere omaggio alla storia ed evocare il passato più glorioso della struttura capitolina, ma anche per guardare al futuro grazie ad una forte identità visiva.
STORIA, TRADIZIONE E TRIONFI – Nato per le Olimpiadi di Roma del 1960, lo stadio Tre Fontane è ricordato anche come luogo dei trionfi della RDS Roma Rugby e come sede dello storico spareggio tra L’Aquila e Fiamme Oro che decise l’assegnazione dello scudetto 1966-67 al “quindici” abruzzese. Per gli appassionati di calcio, soprattutto di fede giallorossa, è invece ricordato come il campo dove la Roma di Nils Liedholm costruì il secondo scudetto della sua storia, e dove ancora oggi domina un muro di cemento lungo 10 metri che proprio “il Barone” fece costruire per farci palleggiare i giocatori. Un simbolo, quasi un monumento storico di quell’epoca, rinvenuto tra le sterpaglie durante i lavori e recuperato da Ugo Pambianchi che lo ha voluto far restaurare e dedicare proprio al Barone. Oggi è celebrato da un murales a cura del noto writer Diego Tortora che raffigura il tecnico svedese ed una delle sue celebri frasi “Se la palla l’abbiamo noi, gli altri non possono segnare”. Proprio la Roma sarà uno dei primi utilizzatori del nuovo complesso riportando le giovanili giallorosse al Tre Fontane, dove si disputeranno tutte le gare casalinghe delle rappresentative Primavera e Allievi Nazionali: “Siamo fieri che una squadra come la Roma abbia scelto questo impianto – spiega Ugo Pambianchi – la dirigenza giallorossa ha creduto e sposato la nostra progettualità spingendoci a fare il massimo e dandoci modo di ripartire ai massimi livelli del professionismo. Siamo molto orgogliosi di questa operazione”. Lo Stadio Tre Fontane ospiterà inoltre anche le gare di cartello delle rappresentative giovanili della Dabliu Soccer Academy, prestigiosa scuola calcio dell’Eur da quest’anno As Roma Academy.
“Dopo anni di inagibilità ed enormi sforzi profusi da parte nostra per rendere nuovamente operativo l’intero complesso sportivo, siamo orgogliosi di restituire alla città di Roma un impianto di questa importanza. Vogliamo fare del Tre Fontane un modello di riferimento non solo per il territorio di Roma, ma per tutto il Centro Italia. Insieme al ns. manager Francesco di Majo che mi ha coadiuvato in ogni momento di questa operazione, abbiamo visitato e preso spunto da modelli virtuosi come il Dubai Sport Center e l’ESPN Sport Complex di Orlando, strutture all’avanguardia per impiantistica e modelli di management. In attesa di poter dare il via alla fase di completamento dell’impianto che prevede la realizzazione delle Torri Faro dello stadio, della Club House e del Palavolley, il Tre Fontane è pronto a proiettarsi nel futuro e ospitare grandi eventi internazionali, incentivando il turismo sportivo nella Capitale. Sono stati già sottoscritti importanti accordi con primari Tour Operator specializzati in grandi eventi e turismo sportivo. In ultimo, cosa di cui siamo particolarmente fieri, stiamo per dar vita a un nuovo modello di liceo sportivo insieme al Complesso Scolastico Seraphicum che ha sede a poca distanza dal Tre Fontane”.
Fonte: asroma.com