Dopo i risultati dell’ultima giornata che hanno visto la Roma unica squadra a far punti tra le formazioni in corsa per un posto Champions, la formazione giallorossa ha ancora qualcosa da chiedere al campionato. Con tre punti di ritardo sull’Udinese e quattro sulla Lazio, la Roma di Vincenzo Montella è attesa al San Nicola dal Bari, matematicamente retrocesso dopo l’ennesima sconfitta.
L’ULTIMA DELLA CLASSE – Lontana parente della squadra che lo scorso anno ha stupito tutti, il Bari prima di Giampiero Ventura e poi di Bortolo Mutti non è riuscito a ripetersi in questa stagione, anzi è stato protagonista di un’annata davvero deludente. Dopo le cessioni eccellenti in estate (Ranocchia e Bonucci su tutti), complici anche i numerosissimi infortuni che hanno falcidiato la rosa biancorossa, Giampiero Ventura non è riuscito a mantenere lo spirito di squadra che lo scorso anno è stata l’arma in più del Bari che, proveniente dalla Serie B, aveva terminato un ottimo decimo posto conquistando la salvezza con molti turni di anticipo. Sopratutto l’ infortunio di Edgar Barreto, attaccante brasiliano autore lo scorso anno di ben 14 reti è costato molto alla squadra pugliese. Dopo il cambio di allenatore Bortolo Mutti aveva inizialmente mantenuto la stessa impostazione tattica di Ventura, classico 4-4-2 con gioco che parte dai centrali difensivi e si sviluppa sulle fasce. Durante la stagione, complice anche la sessione invernale di calciomercato che ha mutato la squadra, il tecnico bergamasco ha schierato più volte un centrocampo a rombo davanti una difesa a quattro. Dietro le punte è stato impiegato più volte l’ex Chievo Bentivoglio che dovrebbe giocare anche contro la Roma ma in posizione più arretrata con Almiron e Gazzi lasciando l’attacco a Rivas, il norvegese Huseklepp e il recuperato attaccante algerino Ghezzal. Ormai retrocesso e con la testa al prossimo anno il Bari cercherà di fare bella figura in questo finale di stagione, ma i numeri sono impietosi: solo 4 vittorie in campionato di cui due in casa (Juventus e Brescia) e due in trasferta (Lecce e Parma) e il peggior attacco del campionato con soli venti reti segnate per una media di poco più di un gol ogni due partite. Contro la Roma Mutti si affiderà alla velocità del trio d’attacco formato da tutti giocatori dinamici che, se riusciranno a non dare punti di riferimento, potranno mettere davvero in difficoltà la difesa giallorossa.
MASSIMA CONCENTRAZIONE – Dal canto suo Montella ha ormai sposato il 4-2-3-1 che riproporrà anche in terra pugliese. I dubbi del giovane allenatore giallorosso riguardano gli uomini da mandare in campo: De Rossi dopo i problemi di martedì sembra pienamente recuperato così come Julio Sergio che potrebbe ritrovare un posto almeno tra i convocati. Oggi si è invece fermato durante l’allenamento Francesco Totti, per lui un problema alla coscia sinistra di cui si dovrà verificare la reale entità. Dietro il Capitano (se ce la farà a recuperare) Taddei potrebbe sostituire Menez al fianco di Perrotta e Vucinic nel trio di mezzepunte. Proprio per il montenegrino, ex Lecce, la partita contro il Bari è sempre un derby come dimostra anche l’esultanza dello scorso anno. Per battere questo Bari e portare a casa tre punti importantissimi per la corsa Champions di certo non servirà una partita memorabile, nel calcio di oggi le motivazioni contano più di ogni altra cosa e il Bari, seppur retrocesso matematicamente solo domenica scorsa è con la testa alla Serie B da molto tempo. Attenzione però alla serenità di chi non ha nulla da perdere, la Roma in passato ha già accusato mancanza di concentrazione contro squadre destinate alla Serie B e perdere un’altra occasione che il campionato concede sarebbe l’ennesimo errore di una stagione che può essere ancora salvata.