REPUBBLICA.IT (M. PINCI) – Da una parte, la Roma che prepara il ricorso contro le squalifiche di Perrotta e De Rossi. Dall’altra, la Roma che si prepara, sul campo, a chiudere la stagione senza i due centrocampisti. In attesa di leggere, studiare, verificare le possibilità offerte dalla documentazione prodotta dal giudice sportivo e dall’arbitro Russo per i comportamenti dei due giocatori, Montella studia alternative. Costretto a sostituire sia uno dei due mediani che l’incursore centrale, l’allenatore ha già scelto il primo cambio: Brighi, alterego di Perrotta nelle idee del tecnico, dovrà invece svolgere, da sabato e probabilmente fino a fine campionato, compiti e mansioni solitamente affidate a De Rossi. Liberando una maglia alle spalle della punta. Da oggi, si è iniziato a lavorare.
Tre moduli, quattro squadre differenti. Negli spogliatoi di Trigoria è già in corso un ballo della sedia con quattro candidati e un solo posto libero: Taddei, Menez, Simplicio e Borriello a contendersi il posto, nelle tre settimane che restano prima del gong della stagione.
4-2-3-1 CON TADDEI E MENEZ – Che il modulo scelto da Montella per la sua Roma sia il 4-2-3-1 non è un mistero. Anzi. Il tecnico sa che la squadra è stata costruita negli anni per questo schema e che questo è il modulo che più facilmente riesce a digerire. Per questo, nonostante l’emergenza, è probabile che si continui con lo schieramento classico, senza stravolgimenti. Il posto di Perrotta dietro Totti, in questo caso, lo prenderebbe Menez, con Vucinic largo a sinistra e Taddei dalla parte opposta. Una soluzione quasi conservatrice, che richiederebbe il minore rischio di assestamento possibile. Una soluzione, però, che non garantisce copertura al centrocampo in emergenza, esponendo Brighi e Pizarro a una gara in inferiorità numerica costante con i dirimpettai avversari.
4-2-3-1 CON SIMPLICIO – Per questo, sulla scrivania di Montella è già stata appuntata un’altra soluzione, dove la spinta offensiva potrebbe risentirne in favore, però, di una tenuta maggiore del centrocampo. Un’ipotesi che prevede Simplicio nel ruolo di Perrotta e uno tra Menez e Taddei a recitare da esterno destro nello schieramento prediletto. Intoccabili, in questo caso, sia Totti che Vucinic. Soluzione possibile, anche se il trequartista brasiliano ex Palermo, che però con Montella è sceso in campo appena due volte prima di finire ai margini: dopo il derby del 13 marzo, neanche un minuto in campo in campionato. Basta per dire che, almeno sulla carta, non si tratta della soluzione preferita dal tecnico.
“ROMBO” – Per coprire il centrocampo, allora, è allo studio anche una rivoluzione completa del modulo. Uno schieramento con tre mediani, Pizarro, Brighi e Taddei, più un trequartista da scegliere tra Menez e Simplicio dietro Vucinic e Totti. Di fatto, la soluzione più prudente, un passo indietro alla gestione Ranieri, non troppo gradita dalla squadra.
4-4-2 CON TOTTI E BORRIELLO – Forse la più affascinante delle ipotesi, anche se la ragione e i numeri sembrano sconsigliarla. La certezza, è che Montella ci sta pensando: modulo differente dal solito, 4-4-2, con due esterni e Totti-Borriello in attacco. Una Roma nuova, che rivoluzionerebbe le idee espresse e ribadite sin qui dall’allenatore, ma capace di far convivere i due migliori marcatori della stagione giallorossa. Magari a partire già da sabato contro il Milan. Proprio nella gara di andata Ranieri vinse (pur giocando male) con il doppio centravanti e due esterni, in quel caso Simplicio e Menez. Sostituendo all’improponibile Adriano visto a San Siro un Totti da record, e con Taddei largo, Montella è convinto di riuscire a garantire equilibrio, tenuta e capacità offensive. In questo caso il sacrificato sarebbe uno tra Vucinic e Menez. Unico dubbio, la coesistenza tra i due attaccanti: solo 4 le reti del capitano con il numero 22 in campo. Forse un azzardo, ma una scelta possibile per una Roma alla ricerca di punti per il sorpasso Champions alla Lazio.
BURDISSO “VEDE” LA CHAMPIONS – Un traguardo, la qualificazione europea, a cui crede fermamente Nicolas Burdisso: “Possiamo finire bene, e teniamo ad andare anche in finale di Coppa Italia. Abbiamo preso tanti gol? Abbiamo una squadra molto offensiva che attacca anche con i terzini. Facciamo tanti gol ma difendiamo in pochi”. Anche per questo fa paura il’attacco del Milan, dove rientrerà anche Ibrahimovic: “Ci sarà molto lavoro – ammette il centrale – dobbiamo stare attenti, nella partite importanti siamo stati sempre all’altezza della situazione abbiamo avuto problemi con altre squadre. All’andata ci eravamo illusi di poter lottare ancora per lo scudetto, ma bisogna guardare avanti, sappiamo in cosa abbiamo sbagliato”. L’arma in più, in questo senso, è Francesco Totti, alla continua caccia di nuovi record da infrangere. Burdisso lo sa e spera: “Da lui mi aspetto ancora di più, sta dando il massimo in questo momento, per me è un orgoglio stare nello spogliatoio con lui e giocare con lui, rimarrà un grande per sempre”.