Leo Paredes, numeri e gol per raggiungere il suo Zenit (FOTO-VIDEO)

Leo Paredes, numeri e gol per raggiungere il suo Zenit (FOTO-VIDEO)

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MI RITORNI IN MENTE – Una costante, almeno nella Roma, è che nessun acquisto o cessione riesce a mettere d’accordo tutti i tifosi. L’esempio, se ce n’è uno, è quello di Leandro Paredes.

NON (TROPPO) BUONA LA PRIMA. Leo arriva nell’estate del 2014 in prestito dal Boca Juniors, fortemente voluto dall’allora ds Sabatini che si innamora delle evidenti qualità tecniche. C’è già un precedente italiano, perchè nel gennaio 2014 viene “parcheggiato” al Chievo Verona, nel quale però gioca 2 partite con la Primavera e solo 15′ in prima squadra.

Nella sua prima stagione nella capitale, però, fatica ad imporsi, troppo giovane per riuscire a giocare con continuità, per di più in una fase nella quale la squadra vive di alti e bassi, riuscendo poi a conquistare il secondo posto nel derby alla penultima giornata. Colleziona in tutto 13 presenze tra campionato e coppe con con 1 gol e 1 assist, ma la sensazione è che debba ancora farsi le ossa e, forse, Roma per il momento è troppo per lui.

Viene ceduto nel mercato estivo all’Empoli, in prestito, avendo la possibilità di giocare molto di più e, finalmente, di mettersi in evidenza. Il tecnico Marco Giampaolo, infatti, ne fa un punto di riferimento di una delle squadre migliori di quel campionato, anche e soprattutto in relazione alle possibilità economiche del club. Mette insieme 33 presenze con 2 gol e 1 assist, ma soprattutto con 2.489′ giocati, che servono per mettere nelle gambe e nella testa le qualità necessarie per ritentare il secondo salto di qualità.

SECONDA CHANCE. Torna a Roma nel 2016 e sicuramente il rendimento è un altro rispetto a quello della prima avventura. Spalletti lo tiene molto in considerazione, affidandogli in più occasioni dal primo minuto le chiavi del centrocampo, tanto da giocare alla fine 2.392′ divisi in 41 partite, con 3 gol e 1 assist. Il piede è raffinato, ma ci si divide molto sulla personalità del ragazzo, sia in fase di gioco che al livello di grinta. C’è chi resta estasiato dal tocco di palla educato, dalle invenzioni che regala sul terreno di gioco, tanto che nel mercato invernale si parla anche di un’offerta della Juventus per portarlo a Torino da subito. Ma, di contro, gli si contesta la scarsa voglia di combattere in mezzo al campo, imputandogli anche un paio di gol subiti dalla Roma, col Lione e nel derby di Coppa Italia, che potrebbero essere costati una buona fetta di stagione e di possibili successi. Trova comunque la convocazione con la Selección dell’Argentina, giocando accanto a campioni di livello mondiale.

APPRODO DAL MANCIO. Il 1 luglio del 2017 viene coinvolto in una trattativa di mercato che avrebbe dovuto portare in Russia anche Manolas. Il greco, però, non trova l’accordo col club allenato da Roberto Mancini, ma ciò non impedisce al giovane centrocampista di approdare allo Zenit, espressamente richiesto dall’allenatore italiano. Ma Roma ti resta nel cuore e lui non fa nulla per nasconderlo: “Nella Capitale ho vissuto tre anni fantastici, mi piacerebbe davvero tornare un giorno. Sono andato via perché il nuovo allenatore non mi avrebbe dato la continuità e la fiducia di Spalletti”. Come accaduto col tecnico di Certaldo, anche a San Pietroburgo Paredes gioca con tanta fiducia alle spalle e in questa prima parte di stagione ha già avuto modo di mettersi in evidenza nelle 27 presenze, con 5 gol e 6 assist per 2.108′. Nell’ultima gara di Europa League, giocata in Spagna e vinta per 1-3 contro la Real Sociedad, Leo regala una perla stupenda per sigillare il risultato, rimettendosi sulla mappa d’Europa e ricordando a tutti che certe qualità le ha sempre avute, facendo restare a molti la curiosità di cosa sarebbe potuto essere con un allenatore come Di Francesco che sa valorizzare tutte le risorse a disposizione.

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