La Repubblica (M.Pinci) – Spensieratezza, questo invoca Di Francesco. Facile a dirsi, un po’ meno riuscirci quando davanti a te hai un ragazzo che si chiama Lionel Messi. Ma l’allenatore è sicuro nel ribadirlo: «Dobbiamo giocare spensierati. Che non vuol dire pensare “come va, va”. Ma giocarcela su ogni pallone, consapevoli che dobbiamo avere un atteggiamento positivo, guardando con ottimismo e leggerezza, pensando che ci siamo guadagnati questa chance importante, anche se loro in casa in Champions hanno incassato un gol soltanto e subiscono sempre pochissimo». In campo ha mescolato le carte l’allenatore, nel quarto d’ora concesso agli occhi della stampa: ha provato Bruno Peressulla fascia destra e Defrel in attacco. Prove generali o bluff? Una via di mezzo, forse: che qualcosa in attacco possa cambiarla davvero è più di un’ipotesi: «Passare al 4-4-2 no, ma magari potremmo giocare con un esterno d’attacco più bravo nella fase di contenimento. Non è detto che giochino El Shaarawy o Defrel». Insomma, la mossa a sorpresa è pronta. In effetti Di Francesco ammette di conoscere il tallone d’Achille degli avversari: «Il punto debole del Barcellona è lo stesso della Roma: è una squadra che esercita una pressione alta, ha un atteggiamento molto offensivo, ma se sei bravo a uscire dalla prima pressione puoi crearle dei pericoli importanti dietro. Loro sono una squadra che sa lottare su ogni pallone in modo impressionante. Hanno la forza di accettare l’uno contro uno a tutto campo, un sinonimo di sicurezza: per giocarcela dovremo vincere molti di questi duelli».