Charlie Stillitano, dirigente sportivo americano, presidente della Relevent Sport (società che organizza l’International Champions Cup, ndr) e speaker radiofonico di Sirius XM, è intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo, parlando tra i vari argomenti anche del suo rapporto con il presidente della Roma James Pallotta. Questo il suo intervento:
I tifosi storici devono cambiare visione del calcio?
Difficile da dire, qui in America posso dire che quando ho iniziato i tifosi erano del Sud America o immigrati italiani. Il nostro calcio era quello europeo, ricordo bene quando lo vedevo in tvcon mio papà. Si poteva vedere solo il calcio italiano, ma adesso è cambiato tutto. All’inizio tutti tifavano solo le grandi squadre, e le seconde squadre erano quelle del calcio americano. I più anziani sono ancora tifosi di calcio italiano, ma adesso tutti qui hanno cambiato e il calcio è cresciuto tanto. Anche la Premier League qui è cresciuta tanto come seguito. Quando noi abbiamo iniziato queste amichevoli ricordo bene che nel 2002 c’è stata una partita tra Real Madrid e Roma. Capello era l’allenatore, i tifosi riempirono lo stadio, era diviso a metà. Le squadre più grandi ai tempi erano Juve, Milan e Manchester United. Adesso le squadre inglesi, le spagnole e il Bayern Monaco hanno sorpassato il nostro calcio.
Ci può descrivere Pallotta?
Posso dire solo questo: Pallotta è una persona molto intelligente. E’ una persona molto competitiva, pensa sempre al futuro e va sempre avanti, non guarda mai indietro. E’ un uomo cresciuto nel mondo dello sport. Non amava il calcio da giovane, sarei un bugiardo a dire il contrario. L’ho aiutato a conoscere alcuni grandi allenatori, tra cui Alex Ferguson.
Quale sforzo bisogna fare per capire il modo di pensare di Pallotta?
Sinceramente ha bisogno di mettersi nei vostri panni, non è facile crescere nel calcio italiano, lo so per esperienza. Lui è uno che prende decisioni e va avanti, senza fermarsi. I Italia c’è burocrazia in tutto e Jim non è abituato a tutto questo. Ma le sue idee non sono male. Ad esempio lo stadio, che è qualcosa di fondamentale. Non possiamo essere competitivi con i grandi club inglesi, tedeschi e spagnoli senza uno stadio di proprietà. La sua idea per Tor di Valle è strepitosa. Secondo me anche i tifosi devono credere che Pallotta. Poi ha dalla sua parte dirigenti come Monchi, Gandini, Baldissonie il più grande di tutti, Francesco Totti. Ha messo Ha bisogno di camminare un po’ nelle scarpe dei tifosi e viceversa.
Perchè Ferguson verrà a Roma? Pallotta gli ha chiesto o gli chiederà consigli?
E’ uno dei miei misteri, c’è dell’amicizia però. Anni fa andavo sempre a cena con Ferguson e Ancelotti. Jim ha voluto fare quest’incontro con lui per conoscere meglio il mondo del calcio. E quale miglior insegnante di Ferguson! Ora sono diventati amici, il primo incontro è stato a casa di Pallotta. L’ho chiamato per organizzare il suo viaggio a Roma e mi ha detto di si. Ferguson è uno dei nostri ambasciatori dell’International Champions Cup, faremo un pranzo con Pallotta e con il nostro altro ambasciatore Paolo Maldini. Sono amici, ormai!
Come tifoso, si può sperare di arrivare ai livelli delle big d’Europa?
Il sogno di Pallotta è rendere la Roma la squadra più grande al mondo. Da appassionato di calcio sarei un bugiardo a dire che non sono stati fatti errori in passato. Per l’Italia è un brutto anno vista l’assenza ai Mondiali ed è il momento giusto per crescere. Ci sono squadre che possono arrivare al livello di Real, Barcellona, Bayern. E la Roma rappresenta la più bella città del mondo e il più bel paese del mondo. Se i tifosi seguono Pallotta e Jim sta con i tifosi, tutto è possibile.
Ci può dire di più sul gruppo che affianca Pallotta? La Roma ci sarà in estate per l’International Champions Cup?
Non posso dire nulla nei dettagli riguardo l’International Champions Cup, stiamo trattando con Gandini ma presto ci sarà un annuncio e i romanisti saranno contenti. Tra i soci di Pallotta ci sono persone importanti e in gamba, ma Jim è un vero leader. La più grande barriera per il calcio italiano è il Fair Play Finanziario, fosse stato messo nel ’95 il nostro calcio sarebbe stato in crisi da tempo. Ora è difficile per tutte le italiane, la Juve al momento è l’unica che può stare al tavolo con le grandi. Per questo è importante fare lo stadio, senza gli impianti di proprietà i club saranno sempre in difficoltà. Con lo stadio la Roma sarà tra le più grandi al mondo, ne sono sicuro.
Come viene considerato Pallotta in America?
E’ considerato una persona intelligente, aggressiva e molto onesta nel business. Ha fatto soldi non per se stesso ma per altri, qui ha un’ottima reputazione