Il ds della Roma Ramòn Monchi ha parlato ai microfoni di Roma Tv della trattativa sfumata clamorosamente col Bordeaux con Malcom, spiegando come si è sviluppata nelle ultime 12 ore fino all’ufficialità del passaggio del brasiliano al Barcellona:
“Quello che è successo con Malcom è facile da spiegare e complicato da capire. È un giocatore che a noi piaceva tanto, era il profilo che che stavamo cercando. La trattativa è iniziata con il Bordeaux e con il suo procuratore una settimana fa. Dopo giorni di intenso lavoro abbiamo trovato l’accordo alle 5 del pomeriggio di ieri con il giocatore e con la società. Abbiamo avuto il permesso che il ragazzo partisse per fare le visite mediche. Era tutto chiuso. Una volta trovato l’accordo con il Bordeaux 30 minuti dopo mi ha chiamato il presidente del Bordeaux comunicandomi che per loro era meglio fare un comunicato ufficiale, a seguito delle tante voci su Malcom, ma per noi non era una cosa buona perché siamo quotati in borsa. Loro hanno insistito e fatto un tweet e lo abbiamo fatto anche noi. Dopo un’ora da questa comunicazione, girava voce di un interessamento del Barcellona. Sapevo che realmente molte società erano interessate a lui ed è per questo che ci siamo mossi per tempo. La sorpresa è stata quando il procuratore mi ha chiamato per dirmi che il Bordeaux aveva annullato il viaggio del giocatore. Allora ho chiamato personalmente il presidente e lui mi ha detto che era giunta l’offerta del Barcellona, più importante della nostra e che dovevamo almeno pareggiare quell’offerta per prendere il giocatore. Io gli ho ripetuto che avevamo un accordo, ma lui mi ha detto che non avevamo firmato niente. Io gli ho detto che avevamo inviato già i documenti, ma la risposta è stata negativa. Ho chiamato Pallotta per informarlo di tutto e mi ha detto che potevamo andare avanti e fare un’offerta più alta di quella del Barcellona, contro la mia opinione, perché pensavo fosse ingiusto una volta che tutto era chiuso. Ma lui ha insistito per andare avanti. Ho chiamato il presidente del Bordeaux e il procuratore e gli ho detto che potevamo fare un’offerta migliore del Barcellona. Il loro presidente ha detto che aveva bisogno dei documenti firmati e alle 23 gli abbiamo girato i documenti con la nuova offerta e, quando gliel’ho inviata, ha detto che il giorno dopo sarebbe arrivato. Alle 11 il procuratore mi ha detto che aveva un’incontro per sistemare tutto ma dopo mezzogiorno mi hanno detto che dovevamo fare un’altra offerta perché il Barcellona stava spingendo. Io allora ho detto basta perché non volevo entrare in un’asta. Ieri l’abbiamo fatta per desiderio del nostro presidente ma non potevamo andare oltre. Ora stiamo valutando se fare causa legale. Non abbiamo documenti firmati, è vero, ma abbiamo tanti contatti con il procuratore e il presidente che meritano una valutazione.”
Un messaggio ai tifosi?
“Mi dispiace per quello che è successo ma la società ha fatto tutto il possibile. Insisto nel dire che il presidente Pallotta ha voluto alzare al massimo l’offerta ma quando si è scatenata l’asta siamo usciti. Chi vuole venire alla Roma bene, chi non vuole venire bene ugualmente. Troveremo un giocatore più forte o altrettanto forte a Malcom.”
Olsen cosa aggiunge alla Roma?
“Olsen è un portiere con esperienza internazionale, ha giocato tante partite di Champions. è un portiere sobrio con la personalità sufficiente per capire che dobbiamo sostituire Alisson.”
I portiere sono stati rinnovati completamente…
“Si li abbiamo rinnovati tutti. Lavoreranno con il nostro preparatore Savorani in cui abbiamo una grande fiducia. La scelta di ognuno è stata della direzione sportiva.”
Cosa si aspetta di vedere nella tournée americana?
“Che il lavoro che si sta facendo in allenamento esca in queste partite, come quella contro il Tottenham. I nuovi giocatori devono adattarsi più velocemente possibile.”