IL TEMPO (A. AUSTINI) – Lo stop più lungo della carriera. Non era mai successo a Daniele De Rossi di saltare due mesi consecutivi di una stagione, cosa che si accinge a fare quest’anno per colpa di un ginocchio ancora dolorante: l’obiettivo realistico, al momento, è recuperare per Juventus-Roma del 22 dicembre all’Allianz Stadium di Torino. Compresi i prossimi tre impegni con Cagliari, Viktoria Plzen e Genoa arriverebbe a dieci partite di fila tra gli indisponibili. E ne aveva già saltata altre due (andata con i cechi in Champions e Spal) tra la frattura al dito del piede e i primi sintomi accusati al ginocchio destro, dove una cisti sul menisco esterno gli ha creato un’infiammazione cronica. Per risolverla definitivamente dovrebbe operarsi e stare fermo 10-12 settimane, in accordo con i medici ha preferito una terapia conservativa ma l’attesa è diventata lo stesso snervante per un calciatore storicamente integro. Adesso, dopo vent’anni di calcio ad alti livelli senza fermarsi quasi mai, l’usura e l’età iniziano a farsi sentire. L’ultima apparizione del capitano giallorosso risale a Napoli, lo scorso 28 ottobre, quando non è riuscito a restare in campo neppure per l’intero primo tempo, chiedendo il cambio al Cristante con una smorfia sul volto che parlava da sola. Da allora un susseguirsi di esami strumentali, consulti da specialisti (compreso uno dal prof. Mariani a Villa Stuart), fisioterapia, lavoro in acqua e in palestra per rinforzare il quadricipite, passi avanti e indietro, provini in campo che finora non hanno dato le risposte sperate. Di Francesco aveva previsto un suo ritorno a Cagliari ma non se ne parla, idem per l’ormai superflua trasferta di Plzen, quasi impossibile vederlo in gruppo in tempo per Roma-Genoa. D’altronde la cronaca di questi giorni parla chiaro. Anche ieri De Rossi ha svolto un blando lavoro individuale sul campo, il rientro resta lontano. Juve-Roma è la stessa partita che punta Dzeko, costretto a fermarsi per una lesione tra il primo e il secondo grado al flessore: anche per lui è lo stop più lungo da quando veste giallorosso. Proverà a farcela per Torino pure El Shaarawy, ma la sua lesione è ancora più profonda. Guarito invece Lorenzo Pellegrini, atteso oggi in gruppo. Sta meglio Fazio – ieri individuale sul campo – sulla via del recupero Karsdorp, mentre sono ormai rientrati in pianta stabile in gruppo Perotti e Pastore, ora a caccia della migliore condizione. Insomma Di Francesco in Sardegna potrà tornare a scegliere, con almeno un dubbio per reparto. E una certezza: per risalire la classifica serve a tutti i costi vincere. Lo spirito mostrato dai suoi con l’Inter è il punto di partenza.