È un periodo particolare per la Roma. Mentre l’aspetto extra campo funziona a meraviglia (crescita nei social, accordi commerciali), i risultati sportivi continuano a latitare. La squadra affronta la Juve non come diretta concorrente per il campionato, ma arrendendosi al sentimento dell’autocritica. Come riporta La Repubblica, tutti si giocano qualcosa, a partire da Di Francesco che avrà a disposizione tre partite da qua alla fine dell’anno per rimanere saldo in panchina. Nel caso in cui andasse tutto male, si sfrutterebbe la pausa di 21 giorni circa per dar tempo al nuovo tecnico di insidiarsi. Il prescelto è Paulo Sousa, più per mancanza di alternative che per altro: il portoghese firmerebbe un contratto di sei mesi, pronto a essere automaticamente rinnovato in caso di qualificazione Champions. Allenatore a parte, il richiamo all’ordine di Pallotta è un messaggio per tutta la dirigenza e per molti calciatori, perché è esiste la percezione che non tutti hanno sempre remato dallo stesso lato.