Traianos Dellas, ex difensore della Roma, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport, nel contenitore pomeridiano ‘1927 On Air’: “Faccio l’allenatore qui in Grecia, è un impegno importante per me dopo aver giocato tanti anni. Guido il Panaitolikos, siamo a metà classifica, è il mio secondo anno qui, stiamo lavorando bene, soprattutto sui giovani, per far emergere dei nuovi talenti. Noi giochiamo soprattutto 4-2-3-1, l’importante per me è trasmettere ai giovani un calcio corale, di qualità, spero di riuscire a fare grandi cose anche in questa nuova avventura. Chiaramente quando hai tanti giovani, non è facile, perchè la Serie A è un campionato difficile, la pressione è grande, la squadra sta però rispondendo bene, la mia idea è di controllare il gioco e tenere il più possibile il pallone, per poi trovare soluzioni per sbloccare il match”
Dopo di te, è arrivato Kostas Manolas qui a Roma. Rimarrà a Roma secondo te?
“Kostas sta facendo una carriera meravigliosa, lo conosco molto bene, perchè hai iniziato a giocare al mio fianco all’AEK Atene, è cresciuto moltissimo, ha delle caratteristiche importanti per fare il centrale di difesa. Per me è uno dei migliori al mondo, è una colonna della Roma. Non so cosa farà in futuro, qui al momento non sono arrivate notizie particolari sul suo futuro. Secondo me Kostas può diventare un giocatore importantissimo per la Roma, non ha nessun motivo per lasciare la Roma, so che sta benissimo nella capitale, non ha motivi per andare via. Mi ricordo la sua emozione dopo il gol che aveva fatto col Barcellona, ho fatto il tifo per lui e per la Roma ovviamente, peccato che non si sia raggiunta la finale di Champions”
I tuoi anni a Roma?
“Sono stati i più belli della mia vita calcistica, non è facile arrivare dalla Grecia e giocare a Roma, una grande Roma, non è stato facile per niente, però dopo gli Europei del 2004, la Roma mi ha ritenuto ancora più importante. Poi ho avuto un infortunio grave negli ultimi mesi, non ho trovato un accordo per restare a Roma. L’atmosfera che ho trovato a Roma, non l’ho mai riscontrata da nessuna parte”
Totti?
“E’ stato un grandissimo campione, è una bandiera della Roma e da dirigente può fare benissimo, chiaramente la professione del calciatore è diversa, gli serve un po’ di tempo per capire il suo nuovo ruolo. Ha grande personalità, conosce meglio di tutti noi la Roma, per me è fondamentale che lui resti nella Roma da dirigente”
Di Francesco e la Roma attuale, un tuo giudizio?
“Non l’ho mai visto allenare, ho visto gli allenamenti di Spalletti nella Roma, dovrò tornare per seguire anche quelli di Eusebio. Io credo che bisogna dare un po’ di tempo alla sua Roma, all’allenatore, non conta nulla quello che si fa l’anno prima, bisogna dare tempo agli allenatori per esprimersi e vale anche per Di Francesco”
Come è nata quella vittoria dell’Europeo del 2004?
“Eravamo un grande gruppo, molto solidale, è fondamentale per le grandi imprese avere squadre fondate sull’unione di gruppo. Sicuramente non eravamo i favoriti, ma giocando tanti anni insieme abbiamo creato una grande coesione in campo. Abbiamo fatto un’impresa incredibile”