Josè Alberti è tornato a parlare del mercato sudamericano dell Roma nel corso della trasmissione 1927 in odna su Tele Radio Stereo.
Per Lamela trattativa praticamente chiusa?
“Si, io ero in Argentina quando è arrivato Sabatini, ho parlato col dirigente del River, Lamela aveva diversi pretendenti, tra cui la Roma. Il prezzo è di 20 milioni, certamente poi si cercherà di trattare e di arrivare ad un accordo, la trattativa può andare in porto. Gioca nel River, ha 20 anni, è un talento, è un predestinato. Da quello che so io, Sabatini si è incontrato col padre e tra di loro già c’è un accordo, ora bisogna soltanto parlare col River: dipenderà dalla società, ma ripeto, il giocatore ha già un accordo con la Roma. Anche perchè in quei giorni Sabatini non era ancora il diesse della Roma, quindi era una trattativa “ufficiosa”. Valencia, Atletico Madrid, Napoli e altre squadre erano interessate a lui. Vedremo cosa succede. Quando si prende un bel giocatore sudamericano molto forte come in questo caso, c’è bisogno di tempo per adattarsi allo stile di gioco, alla lingua: ci vuole pazienza. Comunque Sabatini annuncerà diversi calciatori, non appena ne avrà la facoltà. Si è mosso alla grande, Pastore ad esempio è una sua intuizione. Studia e vede i calciatori da vicino, anche la loro sfera privata. A Roma si presenterà alla grande. E’ andato a vedere anche Alvarez, del Velez, mancino, facilità di corsa e dribbling disarmante, giocate da grande fuoriclasse, velocità d’esecuzione. Ti può far fare il salto di qualità: è ormai ad un passo, per Lamela manca l’accordo col River, all’80% verrà alla Roma, a meno che non venga fuori qualche altra società inglese o spagnola”.
Su Galeano (Indipendente) e Monzon (Boca Juniors)
“Se prendi Monzon fai un affare, sa attaccare e difendere, difficilmente perde palla, è polivalente: di Galeano invece in Italia ce ne sono tanti, non credo possa fare al caso della Roma. Sui difensori in Argentina non siamo all’altezza dei campionati europei, più tecnica ma meno senso della marcatura”.
Su Matias Defederico, nuovo astro nascente?
“Giocava nell’Huracan con Pastore e Bolatti, per caratteristiche si avvicina molto a Messi. Ha un grandissimo tocco di palla, una tecnica individuale impressionante, numeri da fuoriclasse, con la palla fra i piedi manda in tilt le difese. Lui, Lamela e Alvarez sono tutti e 3 mancini, io prenderei Deferico, deve essere sincero. Però non è comunitario, viene da un’annata negativa, sarebbe una scommessa. Se lo guardi negli occhi quando entra in campo capisci la voglia e la fame sportiva ed agonistica che ha. Se viene in Italia, qualsiasi squadra lo prende fa un affare, è più forte di Pastore”.